L’undicesima Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (COP29) si svolgerà dall’11 al 22 novembre 2023 a Baku, in Azerbaigian. In vista di questo importante evento, il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato un report che illustra i dati sulla finanza climatica, rivelando che nel 2023 sono stati raggiunti 1,5 trilioni di dollari in finanziamenti climatici a livello globale. Tuttavia, esperti come quelli della Climate Policy Initiative avvertono che la cifra è insufficiente e che sarà necessario aumentare questi investimenti di cinque volte all’anno fino al 2030.
L’Importanza della Finanza Climatica
La finanza climatica rappresenta una componente cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Essa include risorse destinate a iniziative che mirano a ridurre le emissioni di gas serra e a supportare i paesi vulnerabili nell’adattamento ai cambiamenti inevitabili. Secondo il report del Consiglio dell’UE, nell’ultimo anno, l’Unione ha mobilitato 28,6 miliardi di euro di finanziamenti pubblici per il clima e 7,2 miliardi di euro da investimenti privati, con un focus particolare sui paesi in via di sviluppo.
Un Nuovo Obiettivo Finanziario per il Clima
A Baku, durante la COP29, i partecipanti cercheranno di stabilire un “Nuovo Obiettivo Finanziario per il Clima” (New Collective Quantified Goal – NCQG). Questo obiettivo ha l’intento di supportare le economie emergenti nella loro transizione ecologica e di rinvigorire la fiducia nel sistema multilaterale. Sarà essenziale stabilire parametri trasparenti e ambiziosi che spronino i paesi in via di sviluppo ad aumentare i loro impegni di riduzione delle emissioni nei prossimi contributi nazionali (Nationally Determined Contributions – NDC), previsti per il 2025.
Finanziamenti Climatici: Una Crescita Non Sufficiente
Sebbene i finanziamenti climatici siano aumentati significativamente, passando da 1,5 a 1,6 trilioni di dollari nel 2023, la Climate Policy Initiative sottolinea che questi investimenti devono aumentare ulteriormente. Si stima che per limitare l’aumento della temperatura globale a un massimo di 1,5°C, sarà necessario raggiungere annualmente investimenti pari a 7,4 trilioni di dollari entro il 2030.
Nel contempo, gli investimenti fossili continuano a rappresentare un ostacolo significativo, con un rincaro annuale che ha portato a una spesa di 1,1 trilioni di dollari nel 2023. Anche i sussidi ai combustibili fossili hanno toccato un record di 1,4 trilioni di dollari nel 2022, evidenziando la necessità di un cambio radicale nella direzione della finanza climatica.
La Via da Seguire
Fino ad oggi, la risposta finanziaria globale ai cambiamenti climatici è apparsa insufficiente. Anche se i finanziamenti climatici sono stati più che raddoppiati tra il 2018 e il 2022, l’urgenza di aumentare le risorse è evidente. Senza un incremento sostanziale degli investimenti, le perdite economiche associate al cambiamento climatico potrebbero superare notevolmente i finanziamenti necessari per affrontare la crisi ambientale.
Conclusione
Il COP29 si presenta come un’opportunità cruciale per rinnovare l’impegno globale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Se i paesi membri dell’UNFCCC non raggiungeranno i nuovi obiettivi di finanziamento, la sostenibilità economica e ambientale del nostro pianeta sarà a rischio.
Per ulteriori informazioni sui temi legati alla finanza climatica e per restare aggiornati, potete leggere il Global Landscape of Climate Finance 2024.
Questo articolo offre uno sguardo approfondito sulla situazione attuale della finanza climatica in vista della COP29, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un aumento significativo degli investimenti climatici per garantire un futuro sostenibile.