L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente ha recentemente pubblicato un rapporto sul mercato dell’energia elettrica e del gas. I dati aggiornati a luglio 2023 mostrano che sempre più utenti stanno passando dal mercato tutelato al mercato libero, con circa il 60% degli utenti che hanno effettuato questo cambiamento.
Un dato interessante emerso dal rapporto è che la maggior parte dei passaggi avviene all’interno del mercato libero, da parte di clienti che erano già usciti dalla tutela in precedenza. Inoltre, il 50% dei clienti che lasciano la tutela rimane con lo stesso fornitore nel mercato libero, il che dimostra il vantaggio competitivo di acquisire clienti in questo settore.
Per quanto riguarda le offerte disponibili sul mercato, a giugno 2023 le offerte a prezzo variabile sono risultate essere le più comuni, anche se ci sono ancora offerte meno convenienti rispetto al prezzo a maggior tutela. Tuttavia, le offerte Placet si sono distinte per la loro convenienza.
Nel settore elettrico, il tasso di cambio dei fornitori domestici nel 2022 è stato del 19,4%, di cui il 12,4% nel mercato libero. Nel periodo monitorato del 2023, i clienti domestici hanno cambiato fornitore a un ritmo elevato rispetto agli anni precedenti. In particolare, i giovani tra i 18 ei 29 anni e quelli tra i 30 ei 49 anni sono risultati essere i più dinamici nel cambiare fornitore. I cittadini anziani, invece, hanno mostrato tassi di cambio significativamente più bassi, probabilmente a causa delle loro caratteristiche di vulnerabilità.
Per quanto riguarda il settore del gas, il tasso di cambio per i clienti domestici nel 2022 è stato del 14,4%. Anche qui, nel periodo gennaio-marzo 2023, si è registrato un aumento dei cambiamenti rispetto al primo trimestre del 2022. Anche i condomini ad uso domestico hanno mostrato un aumento dei tassi di cambio.
In conclusione, il rapporto evidenzia una crescente tendenza degli utenti a passare dal mercato tutelato al mercato libero sia per l’energia elettrica che per il gas. I giovani e le fasce di età tra i 30 ei 49 anni sono i più propensi a cambiare fornitore, mentre i cittadini anziani mostrano una minore propensione al cambiamento. Le offerte a prezzo variabile sono le più comuni sul mercato, anche se ci sono ancora offerte meno convenienti rispetto al prezzo a maggior tutela.