Un lettore che vive all’estero ha condiviso con noi una spiacevole esperienza che sua madre ha avuto con Umbria Energy. Anche se si tratta di un caso specifico, potrebbe capitare a qualsiasi altro utente. Il nostro lettore, Andrea, ha deciso di portare alla nostra attenzione le pratiche scorrette che ritiene Umbria Energy stia adottando. Spera che un’indagine o un articolo possano portare a dei cambiamenti. Cercherò di riassumere la situazione.
Andrea segue le utenze di sua madre da remoto, utilizzando diverse app per gestire l’acqua, l’elettricità e il gas. La prima pratica scorretta che ha notato riguarda il contratto di gas di sua madre con Umbria Energy. Nonostante sia una donna anziana che si preoccupa della qualità dell’aria che respira e che vive solo con una pensione sociale (che Umbria Energy non sa), le è stato addebitato un consumo stimato di quasi 500 metri cubi di gas, pagato in anticipo. Questo è accaduto durante l’inverno del 2023, quando i prezzi erano esorbitanti. La bolletta è stata regolarmente pagata, ma Andrea ha richiesto chiarimenti e ha scoperto che sua madre aveva un credito di oltre 100 euro dal 2015, che non era stato considerato nello stimato di cui sopra. Nonostante il codice fiscale sia la base per tutte le transazioni economiche, sembrava semplice per Umbria Energy verificare lo storico dell’account e vedere che sua madre era una vecchia cliente. Tuttavia, quando Andrea ha sollevato il problema tramite PEC, gli è stato detto che sua madre avrebbe dovuto richiedere il credito del 2015. Ma come avrebbe potuto farlo se non ne era a conoscenza? Sembra che Umbria Energy sia pronta a prendere, ma non a restituire, approfittando del fatto che una persona anziana potrebbe non sapere come agire.
Come accennato in precedenza, la bolletta con il consumo stimato è stata pagata regolarmente e successivamente è stata richiesta la disdetta per passare a un altro operatore. La bolletta successiva riportava il consumo effettivo, ma senza considerare il credito accumulato con l’addebito stimato dei 500 metri cubi di gas. Andrea ha scritto per chiedere una nuova fattura dopo un ricalcolo e nel frattempo gli è stato addebitato un costo di 7,50 euro per il ritardo nel pagamento della prima bolletta con il consumo effettivo, che è stata poi regolarmente pagata. Dopo ulteriori email, il credito è stato stornato, ma nell’ultima fattura sono comparsi altri 7,50 euro di penale per gestione amministrativa. Nonostante abbiano pagato l’ultima bolletta a questi onesti commercianti, continuano a ricevere solleciti. Immaginate la preoccupazione di sua madre quando riceve questi solleciti, temendo che le venga staccata la fornitura, anche se ha già cambiato operatore e tutte le utenze sono in regola con i pagamenti.
Andrea conclude chiedendo il nostro aiuto per far capire a Umbria Energy che dietro le utenze ci sono persone, e che a Terni probabilmente ci sono anche persone anziane, considerando il calo demografico. Spera che Umbria Energy presti un po’ di attenzione e considerazione verso i propri clienti.