Gli elettrodomestici di nuova generazione stanno rivoluzionando il modo in cui le famiglie italiane gestiscono le proprie bollette. Rispetto ai vecchi apparecchi presenti nelle case, i nuovi modelli consumano oltre il 60% in meno, portando a un notevole risparmio economico. Prendiamo ad esempio il frigorifero, un elettrodomestico comune nelle case italiane, che può far spendere oltre 200 euro in più all’anno in bollette rispetto a un modello nuovo.
Questi dati emergono dall’incontro organizzato da APPLiA Italia, l’associazione Confindustriale che rappresenta le imprese del settore degli elettrodomestici in Italia. Paolo Lioy, presidente di APPLiA Italia, sottolinea l’importanza strategica dell’industria dell’elettrodomestico per il paese. Con un fatturato di 19 miliardi di euro e 145.000 addetti, il settore rappresenta una parte significativa della produzione italiana, con una presenza storica e rilevante in molte regioni.
Oltre al vantaggio economico, il settore degli elettrodomestici svolge un ruolo fondamentale nella transizione energetica e negli obiettivi di risparmio energetico. Paolo Arrigoni, presidente del Gse (Gestore dei Servizi Energetici), evidenzia come gli elettrodomestici rappresentino il 58% dei consumi elettrici nelle case italiane. Pertanto, è essenziale intervenire per ridurre i consumi energetici prima di pensare a come generare energia attraverso fonti rinnovabili. Ridurre i consumi degli elettrodomestici significa risparmiare sulle bollette delle famiglie italiane, contribuendo alla decarbonizzazione e rappresentando una mossa vincente nella strategia di decarbonizzazione del paese.
Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati, sottolinea l’importanza del sostegno politico al settore degli elettrodomestici. Innanzitutto, il cambio di elettrodomestici comporta un risparmio significativo per le famiglie, pari al 30%. In secondo luogo, l’industria degli elettrodomestici italiana è leader mondiale, così come quella della componentistica di elettrodomestici non italiani. Infine, si promuove l’economia circolare, poiché i vecchi elettrodomestici vengono reintrodotti nel ciclo produttivo, alimentando industrie che sono leader in Italia.
L’Italia si posiziona attualmente come il secondo maggior esportatore di elettrodomestici in Europa per valore e il quinto nel mondo. Inoltre, è uno dei principali produttori europei di attrezzature professionali e di elettrodomestici in termini di fatturato.
In conclusione, il settore degli elettrodomestici di nuova generazione offre vantaggi significativi per le famiglie italiane, sia in termini di risparmio economico che di impatto ambientale. Il sostegno politico a questa industria strategica è fondamentale per promuovere l’economia circolare, ridurre i consumi energetici e consolidare la posizione di leadership dell’Italia nel settore.