Dopo il -19% registrato a dicembre a valere sul primo trimestre del 2023, anche il prossimo andamento delle bollette elettriche per il secondo periodo dell’anno potrebbe portare buone notizie ai consumatori. Nel secondo trimestre di quest’anno le bollette della luce potrebbero infatti segnare un calo di “oltre il 20%”.
La stima arriva direttamente dal presidente di Arera Stefano Besseghini, a margine di un evento sulle top utility italiane organizzato da Althesis. “Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre del -19,4% sull’elettrico e credo che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre – ha dettagliato il presidente dell’Autorità dei mercati energetici – Sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore”.
Rispetto alle tariffe dell’elettricità, ha argomentato Besseghini, “l’andamento dei prezzi lo vediamo, c’è una oggettiva diminuzione molto forte che è iniziata nell’ultima decade di dicembre, si è mantenuta intensa a gennaio e ora sta comunque scendendo. Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre”.
Le associazioni dei consumatori hanno subito aggiornato le stime di costi, con la previsione diffusa da Besseghini. “Con un taglio delle tariffe del 20% la bolletta media del mercato tutelato scenderebbe a quota 1.147 euro annui a famiglia, con una minore spesa a prezzi costanti pari a 287 euro a famiglia”, spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. Per l’Unione nazionale Consumatori, che condivide il calcolo, “in ogni caso l’emergenza sarebbe ben lungi dall’essere finita. Il prezzo della luce infatti sarebbe più del doppio rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando la fattura sarebbe stata pari solo a 541 euro, ben 606 euro in meno”, segnala il responsabile del settore energia Marco Vignola. Concorda il Codacons che infatti sottolinea che le bollette della luce “risulterebbero nel secondo trimestre del 2023 più care del 104% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato era pari a 20,83 centesimi di euro per kilowattora”.
Per quel che riguarda le tariffe del gas, Besseghini ha spiegato che – avendo operato l’Autorità il cambiamento di un prezzo fissato mensilmente – “ormai non ha più senso domandarsi quale sarà la prospettiva. A inizio di aprile fisseremo marzo e sarà ancora probabilmente in leggera discesa”. La bolletta del gas, spiega, “avendo fatto un grande salto tra gennaio e febbraio, e’ difficile che ne faccia un altro tenendo conto che con i prezzi di oggi siamo intorno i 40 euro al megawattora. Non dico che siamo ai valori storici ma siamo molto più vicini di prima, quindi anche i salti vanno riducendosi”.
Le dinamiche del mercato tutelato dell’energia sono centrali anche per le scelte del governo, visto che alla fine di marzo scadono i sostegni alle famiglie rinnovati l’ultima volta con la legge di Bilancio. Da più istituzioni, dalla Bce alla Commissione europea, è arrivata l’indicazione di tagliare i sussidi, o quantomeno mirarli sulle fasce più deboli, per riportare i deficit pubblici in linea. Alla luce della diminuzione dei prezzi energetici “è giusto modulare” gli aiuti del governo per le bollette di luce e gas, ha concorato Besseghini. “Adesso che i prezzi stanno scendendo, anche gli effetti di questi aiuti è giusto modularli con l’andamento del prezzo”, dice Besseghini, spiegando che oggi “la situ