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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Risparmia con il rinnovo dei contratti luce e gas: scopri quando conviene cambiare

Tutti i contratti hanno una scadenza, anche quelli per luce e gas. Recentemente, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato sei società energetiche per aver aumentato i prezzi durante il periodo in cui era vietato dalla legge, utilizzando “rinnovi” di contratti senza data di scadenza.

Ma spesso la data di scadenza è chiara e viene comunicata con tre mesi di anticipo, come previsto dalla normativa. Tuttavia, siamo noi consumatori ad essere distratti e a dimenticarci di controllare. Secondo Switcho, un servizio digitale che aiuta a risparmiare sulle spese di luce, gas, telefonia e assicurazione, il 70% dei clienti non controlla nemmeno le nuove condizioni economiche proposte dall’operatore al momento del rinnovo. Le persone più distratte sono quelle sotto i 30 anni e quelle tra i 30 e i 40 anni.

Questa disattenzione può costare caro. Se nel 2022 ogni rinnovo significava un aumento delle tariffe, oggi non è più così. Ma non esiste una regola generale, ogni contratto è diverso, quindi bisogna fare attenzione. Secondo Switcho, cambiando fornitore alla scadenza e scegliendo l’offerta più conveniente sul mercato, un consumatore medio può risparmiare in media 270 euro all’anno, considerando un consumo annuale di 2020 kWh per l’elettricità e 940 metri cubi per il gas.

Tuttavia, ciò dipende dalle offerte ricevute. In alcuni casi, l’offerta di rinnovo potrebbe essere vantaggiosa e quindi si potrebbe decidere di rimanere con lo stesso operatore. In altri casi, l’offerta di un concorrente potrebbe essere più conveniente ma potrebbe mancare un “bonus” importante per noi, come l’energia da fonti rinnovabili o un buono sconto per prodotti hi-tech o carburanti. Quello che conta è confrontare le offerte utilizzando portali commerciali come Switcho o il portale offerte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Per legge, la proposta di rinnovo deve essere inviata almeno tre mesi prima della scadenza. Tuttavia, considerando che il cambio di fornitore richiede tra i 45 e i 60 giorni, sarebbe ideale analizzare le nuove tariffe ricevute almeno due mesi prima della scadenza effettiva del contratto. In questo modo, il cliente avrà il tempo di valutare un eventuale cambio offerta e evitare aumenti in bolletta nel caso in cui la proposta di rinnovo sia svantaggiosa.

Ma perché le offerte hanno una scadenza? Le società energetiche presentano offerte annuali o biennali per proteggersi dalle fluttuazioni del mercato. Se un gestore del gas offrisse una tariffa a tempo indeterminato oggi, potrebbe trovarsi a pagare il gas a un prezzo triplo rispetto al prezzo di vendita tra qualche anno, mettendo a rischio la sua sopravvivenza. Il mercato dell’energia è molto dinamico e la scadenza a 12 o 24 mesi consente ai fornitori di adeguare le tariffe al contesto di mercato. Altre volte, gli operatori modificano le condizioni “fino a diversa comunicazione”, un metodo meno trasparente che non fornisce al cliente un riferimento temporale. In passato, diversi operatori hanno aumentato notevolmente le tariffe in modo poco trasparente.

In conclusione, è importante prestare attenzione alle scadenze dei contratti di luce e gas. Confrontare le offerte e valutare un eventuale cambio di fornitore può portare a significativi risparmi economici.

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