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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Prezzo del gas: raggiunto il picco e stabilità durante l’inverno

I trader europei di gas naturale stanno affrontando una situazione difficile in vista dell’inverno, ma sono ottimisti che i prezzi abbiano raggiunto il picco massimo. Secondo il Financial Times, il prezzo del gas all’ingrosso in Europa ha raggiunto un massimo di 343 euro per megawattora a fine agosto, ma da allora è sceso a circa 200 euro/MWh. Nonostante questa diminuzione, i prezzi rimangono molto elevati rispetto agli standard storici, quasi 10 volte il livello medio dell’ultimo decennio. Tuttavia, gli operatori del settore ritengono che il mercato potrebbe essere arrivato a un punto di svolta e stabilizzarsi nelle prossime settimane, come è successo questa primavera dopo l’iniziale impennata causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Secondo gli analisti, una tregua temporanea con prezzi leggermente più bassi sarebbe benvenuta, anche se la situazione non è risolta del tutto. Goldman Sachs ha previsto che i prezzi europei del gas scenderanno al di sotto dei 100 euro/MWh entro la primavera, prima di risalire la prossima estate. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che la capacità della Russia di riservare sorprese al mercato potrebbe essere esaurita, dato che ha già ridotto le forniture di gas all’Europa dell’80%. Inoltre, gli obiettivi di stoccaggio del gas in Europa sono in netto anticipo rispetto alla tabella di marcia, avendo raggiunto l’84% della capacità. Nonostante le preoccupazioni sulla disponibilità di scorte sufficienti per l’inverno, la frenesia degli acquisti si è leggermente attenuata.

Tuttavia, è ancora troppo presto per cantare vittoria, poiché il costo del gas rimane volatile. Le quotazioni sono balzate di circa il 25% mercoledì e giovedì scorsi, dimostrando la volatilità del mercato mentre l’Unione Europea sta discutendo di potenziali tetti di prezzo alle importazioni. Ci sono ancora molti fattori di rischio da valutare, e i governi dovranno sostenere ulteriori costi per aiutare famiglie e imprese penalizzate dall’aumento dei prezzi.

Ad esempio, un inverno molto freddo nell’emisfero settentrionale potrebbe aumentare la concorrenza per i carichi marittimi di gas naturale liquefatto, dato il ruolo critico di questo combustibile per i riscaldamenti. Inoltre, la stagione degli uragani negli Stati Uniti è un’altra fonte di preoccupazione, poiché gli Stati Uniti sono il principale esportatore di gas naturale liquefatto verso l’Europa. Eventuali danni causati dalle tempeste ai terminali di esportazione potrebbero far aumentare drasticamente i prezzi attraverso l’Atlantico.

In conclusione, sebbene ci sia una leggera tregua nei prezzi del gas naturale in Europa, la situazione rimane incerta e soggetta a molteplici fattori di rischio. Gli operatori del settore rimangono ottimisti, ma è importante monitorare attentamente l’andamento del mercato nei prossimi mesi.

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