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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Prezzo del gas: cosa sta succedendo e cosa aspettarsi in inverno

Dopo un periodo di calo, il prezzo del gas sul mercato europeo è tornato a salire grazie alle parole dell’amministratore delegato di Eon, Leonhard Birnbaum. In un’intervista a Bloomberg Television, Birnbaum ha affermato che la crisi non è finita e che potrebbero esserci problemi durante l’inverno. Queste parole hanno portato ad un aumento del 31% del prezzo del gas, che ora si attesta a 40 euro a megawattora. Nonostante questo aumento, i prezzi rimangono ancora molto bassi rispetto all’estate scorsa, ma sono il doppio rispetto a due anni fa.

Birnbaum ha sottolineato che nonostante la probabilità di una crisi come quella dell’inverno 2022 sia diminuita, ci sono ancora preoccupazioni a causa del cambiamento strutturale causato dall’abbandono del gas russo da parte dell’Europa a seguito della guerra in Ucraina. Attualmente, i livelli di stoccaggio di gas in Europa sono tranquilli, con una media europea dell’87%, l’Italia all’89% e la Germania al 90%. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare facilmente. Una parte del gas russo è stata sostituita da gas liquefatto proveniente principalmente da Qatar e Stati Uniti, che arriva tramite navi anziché gasdotti. Questo significa che le navi possono scegliere liberamente in quali porti attraccare a seconda di quale nazione offre il prezzo più alto.

La mancanza di certezza nell’approvvigionamento di gas rende importante trovare sempre più paesi esportatori per limitare i rischi durante l’inverno. Se la materia prima diventa limitata, i prezzi potrebbero aumentare nuovamente durante i mesi invernali, quando la domanda di gas raggiunge il picco. L’anno scorso, un clima mite ha aiutato a mantenere i prezzi bassi, ma non sappiamo cosa ci riserverà il prossimo inverno e se sarà abbastanza freddo da aumentare i consumi e mettere il sistema sotto pressione.

Secondo Birnbaum, se i prezzi aumenteranno, spetterà alle singole nazioni decidere se aiutare imprese e consumatori nel pagamento delle bollette energetiche. Ogni governo dovrà valutare la situazione poiché i mercati sono molto diversi. Inoltre, si sta monitorando attentamente l’Australia, uno dei principali esportatori di gas naturale liquefatto. I lavoratori di alcune strutture hanno minacciato uno sciopero che potrebbe influire sulle esportazioni di gas. Al momento, non sono stati forniti dettagli sui tempi dell’azione sindacale.

In conclusione, nonostante il recente aumento del prezzo del gas, ci sono ancora incertezze riguardo alla situazione energetica invernale. Le parole di Birnbaum hanno sollevato preoccupazioni sulla possibilità di una crisi simile a quella dell’inverno 2022. È importante monitorare attentamente l’approvvigionamento di gas e trovare nuovi paesi esportatori per evitare aumenti significativi dei prezzi durante i mesi invernali.

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