Il prezzo del petrolio greggio WTI sta registrando un lieve calo, rimanendo al di sotto del supporto di 80 dollari al barile, anche se non è ancora stato definitivamente superato. Allo stesso modo, il gas naturale ha subito un nuovo calo, ma si mantiene stabile intorno al supporto di 2,55 dollari, senza indicare un’ampia tendenza ribassista nonostante le temperature elevate che potrebbero aumentare la domanda.
Per il resto della settimana, potrebbero verificarsi ulteriori cali più significativi, con l’obiettivo di rompere il supporto di 80 dollari per il petrolio greggio WTI e raggiungere nuovi minimi. Attualmente, il prezzo del petrolio greggio WTI è di 79,8 dollari al barile, mentre il gas naturale viene scambiato a 2,559 dollari.
Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI:
È probabile che il prezzo del petrolio greggio WTI continui a oscillare intorno al livello di 80 dollari per questa sessione di scambio, a meno di improvvisi cambiamenti. Il supporto a 80 dollari è stato testato per diverse ore, ma non riesce a contenere la pressione ribassista che si sta spostando verso il supporto a 79,7 dollari. Ulteriori cali potrebbero portare il petrolio greggio verso i livelli intermedi di 79,5 e 79,2 dollari al barile, prima di una vera e propria tendenza ribassista. Nel breve termine, il prezzo potrebbe scendere fino all’area tra i 76,8 e i 77,5 dollari al barile, che rappresentano i minimi relativi di fine luglio 2023. Un eventuale recupero dovrebbe partire dal livello di 80 dollari e raggiungere almeno la resistenza intermedia di 82 dollari. Tuttavia, considerando la forte pressione ribassista che ha limitato i rialzi nell’ultimo tentativo di trend al rialzo, le prospettive di un’ulteriore crescita sono limitate.
Previsioni sul prezzo del gas naturale:
Il gas naturale dovrà cercare di avvicinarsi nuovamente al centro dell’intervallo tra 2,5 e 2,8 dollari. In particolare, il valore di 2,65 dollari sembrava raggiungibile fino a ieri. Tuttavia, con il ribasso in corso, è probabile che le quotazioni si stabilizzino intorno al supporto intermedio di 2,5 dollari, limitando le possibilità di ripresa. Se i ribassi si mantengono al di sotto dei 2,6 dollari, potrebbe verificarsi un nuovo trend ribassista che porterebbe il gas naturale ai minimi relativi tra 2,36 e 2,4 dollari, al di fuori dell’intervallo precedentemente indicato e vicino alla fascia di stagnazione degli ultimi mesi tra 2 e 2,2 dollari. Anche in questo caso, a meno di sorprese, il gas naturale sembra incapace di invertire la tendenza con forti rimbalzi: i valori tra 2,8 e 3 dollari limiterebbero le possibilità di ripresa nel breve termine.
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