**La data è imminente**: il primo aprile 2023 è fissato il passaggio obbligato al mercato libero dell’elettricità per i condomìni in seguito alla bocciatura dell’emendamento del milleproroghe che prevedeva il rinvio al 2024, come per gli utenti domestici. L’obbligo del passaggio andrà ad intaccare la gestione della bolletta della luce per servizi come l’illuminazione dei pianerottoli e dei vialetti, l’energia per gli ascensori e i cancelli e portoni elettrici. Un cambiamento che riguarderà solo le parti comuni dello stabile, perché all’interno delle abitazioni i singoli proprietari dovranno provvedere al passaggio a gennaio 2024. Nessun aumento in vista ha rassicurato il presidente di Arera, l’**Autorità di regolazione per Energia reti ambiente**, **Stefano Besseghini**.
**Perché per i condomìni il passaggio è anticipato?**
Il superamento delle tutele di prezzo è avvenuto in maniera graduale, considerando dimensioni e consapevolezza: cominciando anni fa con le grandi imprese, è stato poi il turno delle Pmi nel 2021. Quest’anno tocca alle microimprese e alle utenze non domestiche connesse in bassa tensione e tra queste rientrano, appunto, i condomìni.
**Quali sono le tutele che Arera offre quindi al condominio?**
Non si deve pensare alla fine dei servizi di tutela come alla fine della tutela del consumatore. Arera resta il regolatore e il controllore di tutti gli aspetti della fornitura. Vorrei ricordare che oltre 2/3 dei clienti è già passato spontaneamente al mercato libero e moltissimi sono i condomìni. Inoltre, il Servizio a tutele graduali, che si attiva per i condomìni dal 1° aprile, serve proprio a garantire un passaggio “soft”. Ricordiamo che, in generale, quando si cambia il venditore non viene interrotta la fornitura né viene sostituito il contatore.
**Cosa succede ai condomìni che al 1° aprile non hanno scelto un venditore nel mercato libero?**
Come detto finiranno nel Servizio a Tutele Graduali, erogato da venditori selezionati attraverso procedure concorsuali. La spesa per la materia energia comunque non cambia. Tiene conto dei valori del Pun (Prezzo unico nazionale), dei corrispettivi a copertura dei costi di approvvigionamento e commercializzazione, di una componente nazionale determinata sulla base dei prezzi di aggiudicazione delle aste. Le altre voci che compongono le bollette restano uguali: la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema (di cui oggi si sta facendo carico lo Stato), le imposte.
**E come fa un condominio a trovare e sottoscrivere l’offerta migliore?**
Per aiutare i consumatori c’è il Portale offerte di Arera (www.ilportaleofferte.it), l’unico comparatore pubblico e indipendente, dove i venditori hanno l’obbligo di inserire tutte le offerte, anche per i condomìni. Le due macrocategorie sono offerte a prezzo fisso, bloccato per un tot di tempo, e a prezzo variabile, in cui la componente di prezzo è aggiornata in base all’andamento dei mercati all’ingrosso e un indice scelto dal venditore, a cui applicherà uno spread. Una volta trovata quella più adatta, il condominio incaricherà l’amministratore di sottoscrivere il contratto.