L’AGCOM, l’Osservatorio sulle comunicazioni, ha recentemente confermato che il 70% delle utenze fibra (FTTH) sono attestate sulla rete di Open Fiber. Questo dato è stato rilevato a marzo 2022 e indica che quasi 2 milioni di clienti sono attivi grazie agli operatori partner di Open Fiber. Questa società, di proprietà di CDP Equity S.p.A. (60%) e Fibre Networks Holdings S.a.r.l. del Fondo Macquarie (40%), è diventata l’operatore leader nel mercato wholesale della fibra.
Secondo il bollettino aggiornato ad agosto, ma riferito a marzo 2022, gli accessi complessivi alla rete fissa hanno registrato un leggero calo rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, se consideriamo l’andamento annuale, si nota un dato positivo con un aumento di 34 mila unità. In totale, si contano circa 20 milioni di linee fisse.
Un dato interessante riguarda la diminuzione delle tradizionali linee in rame, che sono diminuite di oltre 1,5 milioni di unità negli ultimi quattro anni. Al contrario, le linee che utilizzano altre tecnologie hanno registrato un aumento di circa 300 mila unità dall’inizio dell’anno. Nel marzo 2018, il 68,5% degli accessi alla rete fissa era in rame, mentre oggi questa percentuale si è ridotta al 25,7%. Le vecchie DSL oggi rappresentano solo 3,79 milioni di linee.
Nello stesso periodo, le linee FTTC sono aumentate di oltre 700 mila unità su base annua e di oltre 5,5 milioni nel complesso. Gli accessi FTTH sono cresciuti di circa 620 mila unità e, a fine marzo, hanno superato i 2,8 milioni. Di questi, circa 2 milioni sono su rete Open Fiber grazie a Vodafone, Wind Tre, Sky Italia e altri operatori più piccoli. Fastweb, che sfrutta anche le reti Fibercop di TIM, contribuisce anche a questo numero.
In totale, ci sono 10,33 milioni di accessi FTTC (+7,7% in 12 mesi) e 2,82 milioni di accessi FTTH (+33,3%).
Le linee Fixed Wireless Access hanno registrato un aumento di circa 110 mila unità negli ultimi 12 mesi e oggi superano 1,7 milioni. Eolo è attualmente il leader di mercato con il 34,6%, seguito da Linkem con il 34,1%.
Le linee broadband complessive a fine marzo 2022 sono state di 18,7 milioni, con un aumento di 240 mila unità rispetto all’anno precedente. Questo ha avuto un impatto positivo sulle prestazioni: il 78% delle linee broadband ha una velocità pari o superiore a 30 Mbit/s, mentre il 63,3% ha prestazioni superiori ai 100 Mbit/s.