I consumatori delle aziende energetiche hanno il diritto di conoscere l’impatto ambientale dei fornitori di luce o gas. Questo diritto si basa sulla necessità di maggiore trasparenza riguardo alla transizione energetica e all’uso di pratiche sostenibili per ridurre le emissioni di CO2. Le aziende energetiche, al fine di acquisire nuovi clienti nel mercato libero, dichiarano di utilizzare fonti energetiche non inquinanti. Tuttavia, devono rispettare gli obblighi contrattuali con i clienti e comunicare in modo chiaro la qualità dell’energia che vendono. Questo sarà regolamentato da un decreto del Ministero dell’Ambiente che entrerà in vigore nei prossimi mesi. Le aziende si stanno preparando per questo cambiamento, che è una risposta a un obbligo sulle “Garanzie d’Origine”. I clienti dovranno essere informati in modo preciso sull’origine dell’energia fornita. Questa certificazione è collegata al processo di produzione dell’energia e il nuovo decreto migliorerà il sistema esistente in base alla direttiva comunitaria Red II.
Più investimenti per il bene dei consumatori
La direttiva Red II stabilisce che entro il 2030 almeno il 32% dei consumi energetici lordi dovrà provenire da fonti rinnovabili. Il nuovo decreto del Ministero dell’Ambiente mira a creare un sistema trasparente per i clienti e a garantire alle imprese che puntano sulle fonti rinnovabili una base solida per rimanere sul mercato. Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato l’importanza di certificare la sostenibilità e contrastare il greenwashing. Il Ministro è attualmente alle prese con le polemiche sul Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec), che avrebbe potuto essere più audace nelle fonti alternative. Le Garanzie d’Origine sono un modo per misurare se il sistema sta progredendo nella giusta direzione e se le fonti pulite stanno aumentando. Le aziende energetiche dovranno rivedere i loro metodi di comunicazione con i clienti per rispettare le nuove disposizioni del decreto. Il Gestore del Mercato Elettrico creerà una bacheca elettronica per facilitare le transazioni delle Garanzie d’Origine tra le aziende. Inoltre, presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sarà creato un registro nazionale delle Garanzie d’Origine, che sarà valutato dall’azienda. Questo permetterà ai clienti di valutare se cambiare fornitore in base alle proprie preferenze ecologiche. Secondo uno studio della School of Management del Politecnico di Milano, raggiungere gli obiettivi del 2030 richiederà un investimento tra 43 e 68 miliardi di euro. È importante che si segua la strada giusta per soddisfare le aspettative dei consumatori finali il più velocemente possibile.