Il mercato mondiale del gas è attualmente molto fragile. Abbiamo visto segnali chiari nelle scorse settimane a causa degli scioperi in Australia e delle manutenzioni in Norvegia, che hanno causato picchi di prezzo e preoccupazioni sulla disponibilità di volumi. Questo è stato affermato da Stefano Venier, CEO di Snam, durante l’Italian Energy Summit.
Inoltre, la diversificazione nel mercato degli Lng ci porta a confrontarci con importanti attori globali che spostano grandi quantità di gas. Nonostante le difficoltà, la Cina sta recuperando e quest’anno riconquisterà sicuramente la leadership mondiale in termini di volumi importati. Anche il Giappone e gli altri paesi del Far East stanno continuando su questa strada. Quindi, la domanda continua a crescere. In Europa, importiamo da 10 a 12 miliardi di metri cubi di gas ogni mese, il che rappresenta un elemento di attenzione.
Questo scenario deve essere considerato anche in relazione agli sviluppi del prossimo inverno. Costruire scorte per i volumi complessivi è una cosa, ma essere pronti ad affrontare momenti di picco giornaliero in caso di condizioni climatiche estremamente rigide è un’altra questione. Dovremo quindi rimanere vigili durante tutto il prossimo inverno, mese dopo mese, per essere pronti in situazioni di questo tipo.
Fonte: Lab-Che
