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lunedì, Gennaio 27, 2025
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Mercato libero o mercato tutelato dell’energia: consigli per una scelta informata – MyValley.it

Contrastare il caro bolletta si può anche grazie alla scelta tra mercato libero o mercato tutelato. Il problema, però, è proprio scegliere. Molti consumatori si trovano infatti ancora in difficoltà nel capire come muoversi nella giungla di offerte che vengono proposte. Eppure il tempo a disposizione è sempre meno.

Il 1° gennaio 2024, infatti, è l’ultima data stabilita che dovrebbe segnare il passaggio al mercato libero dell’energia. La legge non prevede alcuna sanzione o interruzione della fornitura di luce e gas per chi non passa immediatamente al mercato libero dell’energia, finché il mercato tutelato sarà attivo. Quello che bisogna tenere presente è che il mercato tutelato sparirà gradualmente e che, quindi, prima o poi, l’utente dovrà decidere a quale operatore appoggiarsi per continuare ad avere energia elettrica e gas nella propria abitazione. Chi al 1° gennaio 2024 non sarà passato al mercato libero entrerà in una sorta di «transizione», ma dovrà decidere in tempi brevi con quale fornitore sottoscrivere il nuovo contratto del mercato libero.

Secondo i dati diffusi da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) circa 7,3 milioni di famiglie (ovvero il 45,7%) sono ancora nel mercato di maggior tutela. È risaputo come soltanto alcune tariffe siano davvero convenienti rispetto al mercato tutelato ma, anche se ci sono, il consumatore fatica a coglierle.

«Nel 2022, secondo fonti Arera, si sono registrate circa 350 offerte luce e 56 offerte gas – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -: solo il 29% delle offerte luce e il 9% delle offerte gas garantivano un reale risparmio rispetto al tutelato. Per passare al mercato libero dell’energia e lasciare quello tutelato, occorre prima di tutto confrontare le tariffe dei vari fornitori. Sul web ci sono diversi comparatori che mostrano le offerte, anche in base alle società presenti nella propria zona».

Il mercato libero dell’energia porterà con sé queste novità: lo stop al cambio trimestrale delle tariffe dell’energia elettrica e a quello mensile del gas, previsti dal mercato tutelato; il passaggio al mercato libero è gratuito e non prevede interruzioni di servizio o interventi tecnici ai contatori; la possibilità di scegliere la tariffa più conveniente tra quelle proposte dal mercato; l’opportunità di avere un unico fornitore per le utenze di luce e gas.

Nella bolletta della luce, dopo essere passati al mercato libero, si troveranno il nome del nuovo fornitore al posto di quello vecchio e le voci di spesa già presenti nell’attuale fattura, e cioè spesa materia energia, che rappresenta il 41,6% dell’importo totale; commercializzazione al dettaglio (8,2% del totale); spesa di trasporto e gestione del contatore (18% del totale); oneri di sistema (19,4% del totale);imposte e Iva (12,8% del totale).

Dal 2018 esistono anche le offerte Placet create per agevolare il consumatore nel passaggio: alcune rispecchiano le condizioni della maggiore tutela (è l’Autorità a definire le condizioni contrattuali); altre riportano quelle del mercato libero (il prezzo viene stabilito dal fornitore).

«La bolletta del gas di marzo sarà in calo del 17% mentre quella della luce del 25%, riduzioni che sommate a quelle dei mesi precedenti produrranno un risparmio di circa 600 euro a famiglia riportando i costi sui valori minimi del 2021. Se si è scelto un contratto con tariffa bloccata si continuerà a pagare lo stesso prezzo, quindi sarà opportuno fare delle

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