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mercoledì, Aprile 16, 2025
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Mercato libero del gas ed elettricità: cosa succede a chi non si è ancora affidato? Scopri le offerte placet e come funzionano

Il 10 gennaio è ufficialmente terminato il mercato tutelato del gas, e anche per quello dell’elettricità i termini sono agli sgoccioli, con la scadenza fissata al 1° luglio. Cosa succede a chi non si è ancora affidato ad un operatore del mercato libero? Come ha spiegato Stefano Besseghini, presidente di Arera, chi non fa nulla può “rimanere con il fornitore abituale che applicherà una tariffa, chiamata placet” la quale è “ancora sostanzialmente regolata dall’Autorità e di cui abbiamo lasciato soltanto una componente piccola che gli operatori possono modificare”.

I clienti domestici che non hanno effettuato il passaggio al mercato libero, quindi, si vedranno automaticamente attivata una tariffa placet. Questo tipo di offerte sono dei contratti ibridi per i quali il gestore deve rispettare alcune condizioni fissate dall’Arera (l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente). L’acronimo di placet sta per “prezzo libero a condizioni equiparate di tutela”.

Offerte Placet, cosa sono e come funzionano

Le offerte placet hanno lo scopo di agevolare il consumatore nel passaggio al mercato libero. Sono contratti ibridi con caratteristiche standard e, come riporta l’Autorità, devono essere messe a disposizione obbligatoriamente da “tutti i venditori di elettricità e gas del mercato libero” a “famiglie e piccole imprese, con condizioni contrattuali prefissate definite dall’Autorità, ma a prezzi liberamente stabiliti dal venditore”.

In questo tipo di contratto, in pratica, si paga solo il consumo, mentre non possono essere addebitati costi o condizioni in più. Tutto funziona come nel servizio di tutela, solo che il prezzo dell’elettricità o del gas non è stabilito dall’Autorità ma dal gestore.

Come ricorda anche Segugio.it in una guida dedicata, l’unica cosa che varia da una placet in deroga all’altra è la quota di commercializzazione, che è stata definita da ciascun fornitore. Questa quota non è altro che un valore in euro all’anno che esprime il costo fisso e che, in ogni caso e a prescindere dai consumi, sarà fatturato dal fornitore del servizio.

Quanto si paga, quindi con un’offerta placet? Il prezzo di commercializzazione annuale può variare da un fornitore all’altro, ma in generale ci muoviamo nel range dai 63,36 ai 130 euro all’anno. Il delta massimo ammonterebbe a poco più di 5 euro al mese, circa 6 euro iva inclusa.

Tutti i fornitori devono avere due offerte di questo tipo, sia per la luce che per il gas: una a prezzo fisso, con la componente energia o gas bloccata per almeno 12 mesi e una a prezzo variabile, che però può essere modificato solo in base alle variazioni stabilite dall’Arera, quindi sulla base dell’andamento del prezzo della materia prima.

Le offerte placet hanno una durata illimitata, ma “le condizioni economiche possono cambiare dopo 12 mesi. L’operatore di luce e gas ha l’obbligo però di informare il cliente con largo anticipo su eventuali modifiche tariffarie”.

Un’altra caratteristica dei contratti placet sta nel fatto che essi prevedono la sola fornitura di energia e gas, senza l’aggiunta di servizi aggiuntivi, che invece vengono spesso messi a disposizione in offerte sul mercato libero.

Chi può sottoscriverle

Come accennato, i contratti di tipo placet sono dedicati agli utenti domestici e alle piccole aziende. I requisiti obbligatori per accedere a questa categoria di offerte sono due: consumare meno di 200.000 Smc (standard metro cubo) all’anno di gas e, per quanto riguarda le utenze luce, essere connessi in bassa tensione.

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