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giovedì, Gennaio 23, 2025
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L’industria oil e gas del Mare del Nord: un fiorente settore energetico

Gli investimenti nell’industria norvegese del petrolio e del gas nel Mare del Nord raggiungeranno un record quest’anno, superando il precedente stabilito nel 2013. Si prevede che gli investimenti totali raggiungeranno circa 225 miliardi di corone norvegesi (21 miliardi di dollari). Questo aumento degli investimenti è stato guidato da numerosi progetti chiave approvati negli ultimi anni, grazie al regime fiscale temporaneo introdotto dalla Norvegia per incentivare la spesa nella piattaforma continentale.

Gli investimenti nell’industria norvegese del petrolio e del gas rappresentano una buona notizia per il settore, che ha affrontato diversi anni difficili. Questo aumento degli investimenti è essenziale per mantenere un settore dei servizi petroliferi forte durante la transizione verso fonti energetiche alternative.

La produzione di petrolio e gas della Norvegia è destinata ad aumentare, nonostante un calo rispetto al picco del 2004. Entro il 2025, la produzione potrebbe tornare ai livelli di picco grazie a una maggiore attenzione alla produzione di gas e a nuovi progetti in cantiere. Questa produzione avverrà con un’eco-sostenibilità notevole e ridurrà la dipendenza dell’Europa dagli idrocarburi russi.

Nel Regno Unito, gli investimenti nel settore del petrolio e del gas non si sono ripresi come in Norvegia. Si prevede che gli investimenti di quest’anno saranno inferiori del 75% rispetto al picco del 2013. Tuttavia, il prossimo anno potrebbe vedere un aumento nel numero di progetti approvati. Nel 2024, potrebbero essere autorizzati fino a 14 nuovi giacimenti di petrolio e gas, rispetto alla media annuale di 3-5 progetti.

I tre progetti più rilevanti nel settore petrolifero e del gas nel Regno Unito sono Rosebank, Cambo e Clair Fase 3. Se approvati, questi progetti potrebbero portare a circa 12 miliardi di dollari di investimenti futuri nel 2024.

Le attività di perforazione dei pozzi petroliferi e del gas sono cicliche. Nel 2014, in Norvegia sono stati perforati 57 nuovi pozzi, ma il numero è diminuito a 27 nel 2016 a causa del crollo dei prezzi del petrolio. L’attività è aumentata nel 2018 e nel 2019, ma è diminuita nuovamente nel 2020 a causa della pandemia di Covid e dei bassi prezzi del petrolio.

Quest’anno si prevede che il numero di pozzi esplorativi raggiungerà i 35 e che nel 2024 arriverà fino a 36. Nonostante ciò, il 2023 è stato un buon anno per le nuove scoperte, con volumi simili al 2022, nonostante solo la metà dei pozzi pianificati sia stata completata fino ad oggi.

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