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Il primo appuntamento per la bolletta gas da segnare in agenda è il 5 giugno quando l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente renderà noto il prezzo per i consumi di maggio delle famiglie ancora in maggior tutela. Considerando la discesa delle quotazioni del gas sui mercati internazionali, a cominciare dal Ttf, hub di riferimento per l’Europa (dove l’asticella in questi giorni si muoveva attorno ai 23 euro, al minimo da due anni a questa parte), le previsioni che circolano in questi giorni stimano un possibile calo dopo l’incremento (+22,4%) reso noto il mese scorso. Ma, per avere il livello definitivo del prezzo, bisognerà capire anche qual è l’incidenza di tutte le altre componenti della bolletta che potrebbero alla fine neutralizzare l’effetto positivo della discesa del prezzo della materia prima.
La fine delle tutele di prezzo a gennaio 2024
Ad ogni modo, per chi ancora usufruisce delle tutele di prezzo, sia nel gas che nella luce, c’è un’altra data da ricordare: il 10 gennaio 2024 quando, per effetto delle decisioni adottate dal governo, cesserà il mercato tutelato per tutti i clienti domestici, vale a dire quello in cui le condizioni economiche (prezzo) e contrattuali sono definite dall’Autorità presieduta da Stefano Besseghini.
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Il passaggio al servizio a tutele graduali
Cosa fare, dunque, in vista di quella scadenza? Una prima precisazione è utile: non c’è alcun obbligo di passare da subito verso il mercato libero, ma è bene prepararsi a una scelta consapevole e sapere cosa succederà se si arriverà a gennaio del prossimo anno senza aver migrato. Entro quella data, in caso di mancata scelta, verrà assegnato il servizio a tutele graduali ai clienti domestici che in quel momento non avessero ancora scelto un fornitore del mercato libero, garantendo la continuità della fornitura.
L’individuazione dei fornitori
Nei giorni scorsi, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha definito con un decreto ad hoc le modalità del passaggio per i clienti del mercato dell’energia elettrica, stabilendo innanzitutto che, alla cessazione della maggior tutela, coloro che non saranno già migrati sul mercato libero saranno assegnati, come detto, al servizio a tutele graduali. I cui fornitori verranno individuati sulla base di procedure concorsuali svolte dall’Acquirente Unico e disciplinate secondo modalità volte a evitare la concentrazione dell’offerta. Ma come? Individuando, spiega ancora il decreto, un congruo numero di aree territoriali, anche attraverso l’accorpamento di zone distanti tra loro, caratterizzate da un adeguato assetto dimensionale in termini di punti di prelievo e con un liv