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giovedì, Gennaio 23, 2025
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“La guerra dei prezzi ostacola la diffusione dell’Ftth: le parole di Rossetti di Open Fiber”

Open Fiber, l’operatore di rete in fibra ottica controllato da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, ha dichiarato che la guerra dei prezzi sta frenando l’adozione della tecnologia FTTH (Fiber To The Home) in Italia. In una recente intervista al Corriere delle Comunicazioni, il CEO Tommaso Pompei ha affermato che la concorrenza tra gli operatori sta portando a una riduzione dei prezzi, ma anche a una diminuzione della qualità del servizio offerto.

Secondo Pompei, la situazione è particolarmente critica nelle grandi città, dove la concorrenza è più agguerrita. “La guerra dei prezzi sta creando un effetto boomerang”, ha detto il CEO di Open Fiber. “Da un lato, i prezzi sono sempre più bassi, ma dall’altro, la qualità del servizio sta diminuendo. Questo sta frenando l’adozione dell’FTTH da parte dei consumatori”.

La tecnologia FTTH consente di portare la fibra ottica direttamente nelle case degli utenti, garantendo una connessione internet ad alta velocità e stabile. Tuttavia, l’adozione di questa tecnologia in Italia è ancora molto bassa rispetto ad altri Paesi europei. Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), solo il 4% delle famiglie italiane ha accesso alla fibra ottica, contro il 29% della media europea.

Per accelerare l’adozione dell’FTTH in Italia, Open Fiber ha lanciato un ambizioso piano di investimenti da 6,5 miliardi di euro. Il piano prevede la copertura di 271 città italiane entro il 2022, con l’obiettivo di raggiungere 19,5 milioni di utenti. Tuttavia, la concorrenza tra gli operatori sta rendendo difficile la realizzazione di questo obiettivo.

Il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, ha dichiarato che la soluzione potrebbe essere quella di creare un unico operatore nazionale per la fibra ottica. “L’idea di un unico operatore nazionale per la fibra ottica è stata avanzata da molti esperti del settore”, ha detto Bassanini. “Questa soluzione potrebbe consentire di evitare la guerra dei prezzi e garantire una maggiore qualità del servizio”.

In ogni caso, è chiaro che l’adozione dell’FTTH in Italia è ancora lontana dall’essere completa. La guerra dei prezzi tra gli operatori sta frenando la diffusione della tecnologia, ma anche la mancanza di una strategia nazionale sta impedendo una rapida adozione della fibra ottica. Speriamo che le autorità competenti possano trovare una soluzione a questo problema, per garantire ai cittadini italiani una connessione internet ad alta velocità e stabile.

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