Questa volta bisogna dare atto alla Regione Basilicata: il “bonus gas” sta funzionando. Superate tutte le difficoltà di ordine amministrativo e burocratico, il gas gratis – come era stato definito alla vigilia del provvedimento – è diventato realtà. Infatti – secondo un primo parziale bilancio – sono 138mila 283 le autocertificazioni presentate da famiglie e cittadini lucani che hanno aderito alla misura. A questi bisogna aggiungere 134mila 620 domande che sono state accolte dopo aver superato il controllo incrociato delle informazioni comunicate dai trader energetici. “Il provvedimento ha raggiunto in otto mesi – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Cosimo Latronico – circa 23,6 milioni di risorse prenotate, con 3844 istanze pervenute>.
Nel frattempo si stanno mettendo a punto modifiche al disciplinare e una serie di conguagli, visto che la transizione delle energie rinnovabili (transizione ecologica) si sta mettendo a punto con il bando “Non metanizzati”. A tal proposito il governatore della Basilicata, Vito Bardi, ha sottolineato che “a Metaponto, una famiglia lucana ha utilizzato il bando per i non metanizzati, per abbattere la bolletta elettrica e per mirare all’autosufficienza, scegliendo la transizione energetica. Nessuno lo aveva mai fatto prima: i primi siamo stati noi. Gli impianti installati dalle famiglie lucane sono stati già pagati dalla Regione”.
Insomma, nessun annuncio di facciata. Nessuna propaganda: il “bonus gas” che – ricordiamo – fu varato meno di un anno fa in un momento in cui il prezzo del gas era arrivato alle stelle, sta “alleggerendo” le tasche dei lucani che pagano circa il 50 per cento del costo complessivo, visto che a loro carico – come previsto – rimane solo il costo del trasporto e le tasse.
Così Latronico, in una nostra intervista, aveva assicurato: “Tutti i lucani, senza considerazione di fascia di reddito, potranno avere il gas gratuitamente, questo per evitare complicazioni tributarie. E poi, qui in Basilicata, non abbiamo super ricchi. Il gas è gratis ma a carico dei cittadini rimarrà il costo di trasporto e le tasse”.
Il “bonus gas”, inoltre, è stato anche motivato come una sorta di “indennizzo” per i lucani che in questi anni hanno dovuto sopportare disagi da quando, dopo le prime trivellazioni, in Basilicata si estrae il petrolio (ormai da oltre 30 anni). Disagi anche di carattere economico visto che – ironia della sorte – la Basilicata è una delle regioni dove il prezzo del carburante (diesel e benzina verde) è tra i più alti d’Italia.
E in tale ottica il risparmio di circa il 50 per cento rappresenta una sorta di compensazione. “Né elemosina, né spot – aveva detto Latronico – 200 milioni di metri cubi di gas saranno distribuiti gratuitamente”. Un “freno” anche per lo spopolamento, dato che da alcuni anni in Basilicata si sta verificando un fenomeno che sta preoccupando non poco: il calo demografico. I giovani continuano a fuggire verso orizzonti più rassicuranti per il loro futuro. Si fanno sempre meno figli. Lo spettro della “desertificazione” – come è stata definit