**Fibra ottica: tutto quello che devi sapere su FTTC e FTTH**
Hai mai sentito parlare di FTTC e FTTH? Queste sigle stanno per “Fiber-to-the-cabinet” e “Fiber-to-the-home” e rappresentano i due principali metodi per portare la **connessione a banda ultralarga** nelle nostre case e nei luoghi pubblici. Ma cosa significano esattamente? E quali sono i **vantaggi** di una connessione a banda ultralarga di ultima generazione rispetto all’uso delle fibre in rame? Esistono **altre opzioni** per fornire la banda ultralarga alle abitazioni? In questo articolo, cercheremo di rispondere a queste domande, confrontando le reti FTTH e FTTC e facendo chiarezza sui **diversi tipi di connessione** a fibra ottica.
**Fibra ottica e rame: quali sono le differenze?**
Fino al 2019, le reti **ADSL** erano le soluzioni prevalenti per la trasmissione dei dati. Queste reti utilizzano **filamenti in rame** che permettono la trasmissione dei dati attraverso la **rete telefonica**, mantenendo libera la linea. Tuttavia, l’ADSL presenta alcune **debolezze strutturali** dovute alla natura stessa del rame, materiale che richiede la presenza di impulsi elettrici per funzionare. Il segnale sarà più debole quanto più si allontana dalla fonte, e sarà soggetto a **interferenze** e **rallentamenti** dovuti alle condizioni atmosferiche e al traffico sulla linea.
Al contrario, la **fibra ottica** è costituita da tubi sottilissimi di materiale polimerico o vetroso, coperti da una guaina protettiva, in grado di trasmettere una grande quantità di dati a velocità molto superiori rispetto a quelle del rame tramite **impulsi luminosi**. Rispetto al rame, la fibra ottica non risente delle intemperie e non presenta variazioni nel segnale in base alla distanza dal punto di partenza; inoltre il flusso di **dati** che questo tipo di cavo supporta permette di navigare a **velocità molto più alte** rispetto all’ADSL.
**Come si struttura una connessione a fibra ottica?**
I dati trasmessi attraverso una connessione a **fibra ottica** di tipo sia FTTC che FTTH raggiungono l’utente finale per mezzo di un **percorso** strutturato in modo non dissimile rispetto alla distribuzione della linea telefonica, che prevede dunque almeno una tappa intermedia. La copertura in fibra ottica parte dalla **centrale** di riferimento, alla quale si appoggiano i singoli operatori, e prosegue fino all’**armadio ripartilinea**, ovvero una struttura alta circa 2 metri che ha lo scopo di connettere questa prima tratta (definita primaria) con la tratta secondaria, che porta direttamente all’**utente finale**.
**FTTC e FTTH, ma non solo: tutte le definizioni**
**FTTC** (Fiber-to-the-Cabinet) e **FTTH** (Fiber-to-the-Home) sono le due sigle principali che si incontrano quando si tratta questo tema, ma non sono le uniche. Esistono infatti altre tipologie di connessione a fibra ottica, come **FTTB** (Fiber-to-the-Building), **FTTW** o **FWA+** (Fiber-to-the-Wireless o Fixed Wireless Access).
**Quali sono i vantaggi di una connessione FTTH?**
Il primo vantaggio di solito associato all’architettura FTTH è quello relativo alla **velocità massima** della connessione. Le reti FTTH possono garantire e, nelle loro iterazioni più recenti, superare la soglia di **1Gbps in download**. Questo tipo di connettività permette dunque di sostenere eventuali nuovi servizi e standard a lungo termine sulla stessa infrastruttura di rete.
**FTTC e FTTH: occhio al bollino!**
Per garantire maggiore **trasparenza** nelle indicazioni date al pubblico a proposito delle offerte sulle reti a fibra ottica, l’**AGCOM** (Autorità per le Garanzie nella Comunicazione) ha stabilito un pratico sistema di **simboli colorati** che permette di riconoscere molto facilmente il tipo di infrastruttura di rete compresa nei pacchetti dei diversi operatori.
**Qual è la copertura FTTH in Italia?**
Secondo l’**FTTH Council Europe**, l’Italia, con circa **11 milioni di unità immobiliari** raggiunte dalla fibra ottica FTTH/B, può vantare una copertura totale pari al **41% del territorio**. Questo dato ci pone più vicini alla media europea e notevolmente più avanti di Paesi come il Regno Unito, che è al 15%.
