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mercoledì, Gennaio 29, 2025
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Fine degli aiuti: cosa accade al bonus sociale per le bollette luce e gas?

I punti chiave

3′ di lettura

Il prossimo 31 marzo scadranno gli aiuti per le bollette delle famiglie e delle imprese decisi dal governo nell’ultima manovra. E, arriveranno a traguardo, anche gli assegni potenziati che sono stati fissati dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente per il bonus sociale, lo sconto in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico. Il governo, come è stato più volte spiegato da vari esponenti dell’esecutivo, sta valutando la messa a punto di nuovi aiuti legati ai consumi delle famiglie e finalizzati a premiare i più virtuosi. Ma al momento non è stata presentata alcuna proposta e la scadenza del 31 marzo si avvicina.

L’unica certezza è arrivata, per ora, nei giorni scorsi dal presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, che, nel corso della presentazione del nuovo piano decennale di Terna, ha cercato di fare un po’ di chiarezza sulle nuove misure per il momento solo annunciate e sui sostegni già esistenti, come il bonus sociale. “Se ci sono meccanismi che abbiano come target la giusta attenzione all’uso dell’energia ben vengano”, ha detto Besseghini. Per poi precisare che, sul bonus sociale, “c’è la volontà di proseguire in maniera chiara perchè è definito come un meccanismo che permette di cogliere una parte dei consumatori che sono bisognosi di un supporto in una fase in cui, non dimentichiamo, le discese sono importanti ma i costi dell’energia rimangono ancora piuttosto significativi”.

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La soglia dei 15mila euro valida per tutto il 2023

Nessun arretramento, dunque, sullo sconto in bolletta per i più bisognosi. Ma è chiaro che il governo dovrà decidere come intervenire sugli assegni che finora, grazie alle risorse previste prima dai vari decreti e, da ultimo, dalla manovra, hanno consentito di predisporre un’integrazione rispetto agli importi ordinari. Di certo, comunque, c’è che, limitatamente al bonus sociale elettrico e gas, il valore dell’Isee – in base al quale si decide l’accesso all’agevolazione – resterà fissato a 15mila euro per tutto il 2023. In altri termini, fino a dicembre sarà possibile ottenere lo sconto se l’asticella che definisce la propria situazione economica sarà inferiore o pari a quel valore.

I requisiti per l’accesso

I requisiti per ottenere il bonus restano, dunque, immutati e gli assegni potenziati non saranno modificati fino al 31 marzo. Poi, come detto, sarà l’esecutivo a decidere come proseguire. In base alle regole vigenti, dunque, vale la pena di ricordare che l’accesso all’agevolazione è possibile per i nuclei familiari con Isee non superiore a 9.530 euro, per le famiglie con almeno 4 figli a carico e Isee non superiore a 20mila euro, e ancora,

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