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lunedì, Gennaio 27, 2025
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Eni sorprende nel 2Q: risultati al di sopra delle aspettative e prospettive ancora più promettenti per il 2023 | WSI

Prosegue la stagione di trimestrali a Piazza Affari con i conti di Eni, il colosso italiano del petrolio e del gas, che ha riscontrato una diminuzione dei profitti nel secondo trimestre, principalmente a causa della diminuzione dei prezzi dell’energia. Tuttavia, l’azienda ha superato le stime degli analisti, allineandosi con i risultati dei suoi peers. Eni ha mantenuto il suo target di buyback di azioni del 2023 di €2,2 miliardi e ha riconfermato il dividendo.

Utili sopra le attese nel 2Q

Nel secondo trimestre Eni ha riportato un utile netto rettificato di 1,94 miliardi di euro, decisamente superiore agli 1,63 miliardi stimati dagli analisti (consensus Bloomberg) nonostante un calo del 49% su base annua.

Anche l’utile operativo adjusted, malgrado una riduzione del 42% rispetto al secondo trimestre 2022, è risultato superiore alle attese, attestandosi a 3,38 miliardi contro i 2,69 miliardi previsti.

Per quanto riguarda le altre metriche fondamentali, la produzione si è attestata a 1,61 milioni di barili (+2%), in linea con le aspettative degli analisti.

Il flusso di cassa operativo è cresciuto del 6% a 4,44 miliardi, rispetto ai 3,64 miliardi stimati, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 12,9 miliardi, per un indebitamento netto inferiore alle attese di oltre 13 miliardi.

Migliorano le stime sul 2023 nonostante un quadro meno favorevole

Eni ha confermato la guidance sull’Ebit adjusted 2023 a €12 miliardi, malgrado il peggioramento dello scenario, con un flusso di cassa atteso nell’intervallo €15,5-16 mld (prima era maggiore di 16 mld), grazie al miglioramento previsto della prestazione industriale (+2 mld). L’azienda prevede ora un prezzo del gas naturale di €484 per mille metri cubi, rispetto ai €529 precedenti, e il Brent a $80 al barile, in calo rispetto agli $85 precedenti.

La nuova previsione sugli investimenti è inferiore a €9 mld, rispetto alla precedente di 9,2 mld, mentre il leverage è atteso entro l’intervallo dichiarato di 0,1-0,2.

Con riferimento alla produzione di idrocarburi nel segmento E&P (Exploration & Production), Eni ribadisce la guidance di 1,63-1,67 milioni di barili al giorno per il 2023. Nel terzo trimestre 2023 la produzione è prevista a circa 1,63 mln di boe/g. Confermato anche l’obiettivo esplorativo di 700 mln di boe di nuove risorse.

Per quanto riguarda il GGP (Global Gas & LNG Portfolio), viene rivista al rialzo la guidance sull’Ebit adjusted nell’intervallo €2,7 mld – €3,0 mld nell’anno, rispetto alla previsione di €2 mld – €2,2 mld, dopo gli 1,1 miliardi del 2Q grazie ai benefici relativi alle clausole contrattuali, alle rinegoziazioni e ai regolamenti.

Infine, relativamente a Plenitude & Power, è previsto un Ebitda proforma adjusted di €0,8 mld, rispetto alla precedente stima superiore a €0,7 mld. Ricordiamo che il progetto di quotazione di Plenitude potrebbe slittare al 2024, viste le condizioni di mercato.

Claudio Descalzi, AD di Eni, ha fatto notare che, “nel secondo trimestre 2023 Eni ha ottenuto eccellenti risultati operativi e finanziari in un contesto di mercato meno favorevole. Sottolineiamo questa resilienza dopo che Eni, nel precedente e ben più positivo scenario, era stata in

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