Secondo una recente decisione del Tar Lombardia, l’art. 114-ter del DL 34/2020, che riguardava il riconoscimento automatico dei costi degli investimenti di sviluppo delle reti di distribuzione del gas in alcune zone del paese, è stato considerato un’azione illegittima e un’ingerenza del potere legislativo in un ambito che spetta all’Autorità per l’energia.
La decisione del Tar Lombardia evidenzia la necessità di rispettare le competenze e i ruoli delle diverse istituzioni nel settore energetico. In particolare, l’Autorità per l’energia ha il compito di stabilire le tariffe di distribuzione del gas in base a criteri tecnici ed economici, garantendo un equilibrio tra gli interessi degli operatori e dei consumatori.
L’art. 114-ter del DL 34/2020 aveva introdotto la possibilità di riconoscere automaticamente i costi degli investimenti di sviluppo delle reti di distribuzione del gas in alcune aree del paese. Tuttavia, secondo il Tar Lombardia, questa disposizione rappresentava un’ingerenza nel processo decisionale dell’Autorità per l’energia, che avrebbe dovuto valutare e approvare tali costi in base ai criteri stabiliti dalla legge.
La decisione del Tar Lombardia ha quindi sottolineato l’importanza di rispettare le competenze delle diverse istituzioni nel settore energetico e di garantire un processo decisionale trasparente e basato su criteri tecnici ed economici.
Questa decisione rappresenta un importante precedente per il settore energetico e potrebbe avere implicazioni significative sulle tariffe di distribuzione del gas. Tuttavia, è importante sottolineare che l’Autorità per l’energia continuerà a svolgere il suo ruolo di regolatore indipendente, garantendo un equilibrio tra gli interessi degli operatori e dei consumatori.
In conclusione, la decisione del Tar Lombardia riguardo all’art. 114-ter del DL 34/2020 evidenzia l’importanza di rispettare le competenze delle diverse istituzioni nel settore energetico e di garantire un processo decisionale trasparente e basato su criteri tecnici ed economici. L’Autorità per l’energia continuerà a svolgere il suo ruolo di regolatore indipendente, assicurando un equilibrio tra gli interessi degli operatori e dei consumatori.