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Se la quiete dopo la tempesta arriverà a stretto giro, già da questo mese o da febbraio, o se invece bisognerà attendere un’inversione di tendenza nel secondo semestre di quest’anno, è ancora difficile da dire. Per ora si sa quello che è accaduto: la fine dello scorso anno è stata caratterizzata da una maggiore spesa per la bolletta del gas. A dicembre per i clienti che sono ancora nel mercato tutelato, l’aumento comunicato dall’Arera è del 23,3% rispetto a novembre. Nonostante i vari risparmi messi in campo, il 2022 ha portato un conto alla famiglia tipo di 1.866 euro con un rialzo del 64,8% sul 2021. Ora due fattori potrebbero giocare a favore di un alleggerimento della pressione sulle tasche delle famiglie: il calo del prezzo del gas sulla piattaforma di Ttf di Amsterdam e il clima mite.
La diminuzione del prezzo del gas e il possibile impatto sulla bolletta già a febbraio
Un fattore da prendere in considerazione è il calo delle quotazioni del gas, anche grazie al price cap deciso dalla Ue. Con il nuovo anno la quotazione ha toccato infatti i 70 euro al megawattora in apertura. Un anno prima era a 73 euro al MWh. Il giorno prima dell’invasione della Russia in Ucraina – e quindi dello scoppio del conflitto che tanto ha influito sull’andamento delle negoziazioni, sul nervosismo dei mercati delle materie prime e sulla volatilità del prezzo – era a 88 euro al MWh. Il giorno dello scoppio della guerra è schizzato a 127 euro al MWh. Mercoledì 4 gennaio il future Ttf ha perso un altro 10%, attestandosi a 65 euro al megawattora, ai minimi dal novembre 2021. In corso di seduta il gas ha perso fino all’11,5%, a 64 euro. Se la tendenza al ribasso dovesse continuare per tutto il mese di gennaio, già febbraio potrebbe registrare una riduzione della bolletta.
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Tabarelli (Nomisma Energia): possibile calo del 30% della bolletta del gas di gennaio
A confermare questo scenario è Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. Nel primo trimestre 2023 la bolletta della luce «è crollata», osserva, con una diminuzione del 19,5%, «aspettiamo quattro settimane e possiamo avere un calo del 30%» della tariffa del gas di gennaio. E, «se non arriva un cataclisma dall’Ucraina e un freddo polare, il tasso di inflazione potenziale dovrebbe scendere sotto il 10%, anche fino al 6%». Dovrebbe essere «la fine degli aumenti». continua Tabarelli, che sottolinea anche «i segnali positivi che arrivano dai prezzi dell’energia, con la quotazione del petrolio scesa sotto gli 80