La Commissione europea ha proposto di estendere di 12 mesi le misure di emergenza introdotte lo scorso anno a causa della crisi energetica causata dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla militarizzazione delle sue risorse energetiche.
Il motivo di questa proroga è rafforzare ulteriormente la sicurezza dell’approvvigionamento di gas e la resilienza del mercato. Le tre misure proposte includono le misure di solidarietà del gas, il meccanismo di correzione del mercato e le norme per i progetti di energia rinnovabile. Queste misure devono essere approvate dal Consiglio Ue.
Nonostante i prezzi del metano si siano ridotti, il mercato rimane fragile e ha registrato episodi di volatilità negli ultimi mesi. Pertanto, mantenere queste misure è una necessaria salvaguardia per il prossimo anno. Inoltre, l’estensione delle norme di autorizzazione accelerate faciliterà la diffusione delle energie rinnovabili.
Il meccanismo di correzione del mercato è stato introdotto per rispondere ai prezzi elevati del gas nel 2022 e alle preoccupazioni che l’UE potrebbe dover affrontare prezzi più alti rispetto ad altri mercati per garantire le forniture.
Il meccanismo prevede un limite di offerta dinamica che scatta se il prezzo della Title Transfer Facility (Ttf) supera i 180 euro a megawattora per tre giorni lavorativi e se il prezzo del Ttf è 35 euro a megawattora superiore al prezzo di riferimento che riflette i prezzi sui mercati internazionali. Questo meccanismo è stato concordato nel dicembre 2022 ma non è mai stato attivato a causa della riduzione dei prezzi del gas.
In conclusione, la Commissione europea propone di estendere le misure di emergenza per rafforzare la sicurezza energetica e garantire la diffusione delle energie rinnovabili. Il meccanismo di correzione del mercato rimane in vigore ma non è stato ancora attivato a causa dei prezzi più bassi del gas.
