Dal primo ottobre ci saranno dei cambiamenti nel calcolo del prezzo del gas naturale per la maggior parte delle bollette domestiche. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha preso questa decisione a fine luglio per mitigare l’impatto degli aumenti dei prezzi del gas degli ultimi mesi. Il prezzo del gas è aumentato notevolmente, raggiungendo i 343 euro per megawattora nel principale mercato del gas, il Title Transfer Facility (TTF), rispetto ai 50 euro dell’anno scorso.
Questa decisione riguarda il TTF e influisce sulle spese per il gas delle famiglie che hanno un contratto nel regime di maggior tutela, cioè coloro che non hanno ancora scelto un fornitore nel mercato libero. Le tariffe del mercato tutelato sono stabilite dall’ARERA e attualmente coinvolgono circa 7,3 milioni di utenze domestiche.
Finora, le tariffe venivano aggiornate ogni tre mesi in base alla domanda e all’offerta del mercato all’ingrosso, utilizzando come riferimento le quotazioni del TTF. Il TTF è una piattaforma virtuale della borsa di Amsterdam in cui si comprano e vendono gas e contratti futures sul gas. È il principale centro di scambi per il gas in Europa ed è influenzato dal contesto economico e politico mondiale.
A partire da ottobre, l’ARERA utilizzerà un altro indice, chiamato PSV, per stabilire i prezzi del mercato tutelato. Questo indice sarà aggiornato mensilmente anziché trimestralmente. Questo cambiamento consentirà di tenere conto più tempestivamente delle variazioni dei prezzi del gas sul mercato mondiale. Sarà un vantaggio sia per le società che vendono il gas ai consumatori, che saranno più protette dal rischio di non poter fornire il gas, sia per i consumatori stessi, che potranno beneficiare di eventuali misure di contenimento dei prezzi delle bollette.
L’ARERA ha sottolineato che questi interventi mirano a garantire la sicurezza delle forniture ai consumatori. Tuttavia, è importante affiancare a questi interventi iniziative nazionali e internazionali per ripristinare l’equilibrio tra domanda e offerta.
Alcuni partiti politici hanno proposto l’introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas imposto dall’Unione Europea. Tuttavia, secondo alcuni esperti, questa soluzione potrebbe non essere conveniente a causa delle connessioni energetiche dell’Italia con altri paesi europei. Inoltre, l’andamento del prezzo del gas dipenderà da vari fattori, come le temperature invernali e la competizione con i paesi asiatici per le forniture di gas naturale liquefatto.
Il settore industriale sta chiedendo un piano per possibili razionamenti delle forniture di gas durante l’inverno, al fine di organizzare le attività produttive di conseguenza. Al momento, non sono state prese decisioni in Italia riguardo ai razionamenti, ma molte aziende hanno scelto autonomamente di limitare la produzione a causa dell’alto costo del gas.
In conclusione, i cambiamenti nel calcolo del prezzo del gas naturale a partire da ottobre mirano a garantire forniture più sicure ai consumatori. L’utilizzo di un nuovo indice mensile consentirà di tenere conto più tempestivamente delle variazioni dei prezzi del gas. Tuttavia, l’andamento del prezzo del gas dipenderà da vari fattori e sarà importante adottare iniziative nazionali e internazionali per ripristinare l’equilibrio tra domanda e offerta.