Quali sono le voci che compongono una bolletta?
Prima di tutto, nella bolletta sono presenti i dati personali del cliente e il codice cliente. Successivamente, viene riportato il riepilogo dei costi totali del periodo di fatturazione, compreso l’importo da pagare. Inoltre, vengono dettagliati i consumi, inclusa la lettura iniziale e finale del contatore e la quantità di energia consumata. La bolletta include anche gli oneri di sistema e i costi per la distribuzione, che sono stabiliti dall’Agcom e non possono essere ridotti. Infine, è presente l’IVA al 10% per l’energia elettrica e al 5% per il gas.
E la voce che pesa di più in bolletta?
La voce più significativa nella bolletta è il costo del consumo di energia, che dipende dall’effettivo utilizzo di elettricità e gas. Ridurre i consumi, ad esempio abbassando il termostato o optando per una caldaia più efficiente, è il modo più efficace per risparmiare, insieme alla scelta del fornitore più conveniente.
Perché si spende tanto per l’energia?
Negli ultimi anni, il prezzo dell’energia è notevolmente aumentato. Nel 2022, abbiamo registrato livelli record nel costo delle materie prime e le tariffe attuali sono decisamente più elevate rispetto al passato. Ad esempio, il costo medio per kWh è passato da 20 centesimi di euro prima del Covid a 40 centesimi per kWh in alcuni casi. Ciò significa che una bolletta di 100 euro nel 2020 oggi è di 200 euro, con gli stessi consumi.
Cambiare fornitore aiuta a risparmiare?
Cambiare fornitore è possibile, ma può essere difficile orientarsi tra le numerose offerte presenti sul mercato. In questo caso, possono essere utili i comparatori, i consulenti energetici specializzati o le associazioni di categoria. È importante affidarsi a realtà serie e rinomate per evitare truffe. Il cambio di fornitore non comporta mai un’interruzione della fornitura. Il modo più efficace e immediato per risparmiare è ridurre gli sprechi domestici, che rappresentano circa il 30% dei consumi.
Meglio una tariffa fissa o una indicizzata?
La scelta tra una tariffa fissa e una indicizzata dipende dalla situazione personale e dalle condizioni dell’offerta. Se si trova un’ottima offerta con prezzo fisso, conviene bloccarla. Al contrario, se ci sono condizioni di mercato che consentono di risparmiare di più con un prezzo variabile, si può optare per questa soluzione. Tuttavia, è importante confrontare attentamente le offerte di più fornitori prima di prendere una decisione, poiché le tariffe a prezzo fisso possono essere costose in alcuni casi.
Con la fine del mercato tutelato, se non si sceglie si rischia di restare al buio?
Se non si passa al mercato libero prima della scadenza, verrà assegnato “d’ufficio” un fornitore a un prezzo più alto. Tuttavia, se si opta per l’offerta placet del proprio fornitore, si continuerà con lo stesso regime simile al mercato tutelato.
Come si fa a trovare una buona offerta?
Prima di scegliere un fornitore, è importante confrontare le diverse offerte disponibili sul mercato per trovare quella più conveniente in termini di costi e servizi aggiuntivi. Per fare ciò, è necessario consultare la bolletta di dettaglio e non limitarsi a suddividere il costo totale per il consumo. È consigliabile rivedere le tariffe e i servizi dei fornitori almeno una volta all’anno, poiché le condizioni non sono fisse nel tempo. Prima di firmare un contratto, è fondamentale leggerlo attentamente, compresi i costi, le penalità e la durata.
E se arriva una bolletta alta?
Prima di prendere decisioni affrettate, è importante verificare i consumi effettuati nel periodo di riferimento per capire se sono nella norma o meno. Un consumo anomalo potrebbe essere causato da un guasto al contatore o a qualche dispositivo in casa, oppure potrebbe essere dovuto a consumi stimati. In quest’ultimo caso, è possibile comunicare l’autolettura al fornitore per rettificare la situazione.