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martedì, Aprile 15, 2025
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Come il mercato tutelato influisce sulla bolletta luce-gas di 100mila umbri: possibili cambiamenti

Il dilemma tra il mercato libero e il mercato tutelato dell’energia interessa un gran numero di utenti in Umbria. A partire dal primo aprile, circa 100.000 famiglie potrebbero vedere un cambiamento nel peso delle loro bollette, poiché saranno costrette ad aderire al mercato libero e rinunciare ai prezzi calmierati. Tuttavia, i nuclei familiari considerati “vulnerabili” non saranno interessati da questa modifica.

Secondo le statistiche di Arera, l’Autorità di regolamentazione per energia reti e ambiente, in Umbria ci sono quasi 390.000 punti domestici e 1.730 condomini attivi nel settore del gas, di cui l’80% sono clienti del mercato libero. Questa percentuale è simile nelle due province, dove 77.000 famiglie e 340 condomini dovranno abbandonare il regime del mercato tutelato a partire dal primo aprile. In questo caso, il costo dell’elettricità e del gas è stabilito periodicamente da Arera in base alle condizioni di mercato. È importante sottolineare che questo sistema garantisce il prezzo più basso possibile per i consumatori, ma non elimina il rischio di aumenti dei prezzi a causa delle fluttuazioni di mercato.

Secondo stime effettuate da Segugio.it per Sostariffe, nel 2023 in Umbria coloro che hanno scelto il mercato libero hanno speso in media 1.258 euro, rispetto ai 1.506 euro del mercato tutelato. Per quanto riguarda l’energia elettrica, la spesa stimata per il mercato libero è di 955 euro, mentre per il mercato tutelato è di 1.424 euro. In Umbria, il 79% delle circa 540.000 utenze domestiche ha scelto il mercato libero, il che significa che circa 115.000 famiglie (86.000 nella provincia di Perugia) dovranno abbandonare il regime di maggior tutela.

Se entro il primo aprile questi clienti (77.000 per il gas, 115.000 per l’elettricità) non sottoscriveranno un’offerta di mercato libero, la fornitura passerà automaticamente al servizio a tutele graduali (Stg), che terminerà nel 2027. Questo “salvagente” prevede condizioni contrattuali ed economiche definite da Arera, anche in base alle aste che saranno bandite a partire dall’11 dicembre. È importante notare che le utenze sono state suddivise in 26 aree, con un massimo del 30% di una singola area assegnato a un singolo operatore.

I clienti vulnerabili continueranno a essere serviti dal mercato di maggior tutela anche dopo il primo aprile 2024. Questa categoria include famiglie in condizioni economiche svantaggiate e persone con disabilità o oltre i 75 anni. Secondo i dati forniti da Arera, l’Umbria ha il 7% di utenti di elettricità fragili e l’8% di consumatori di gas fragili.

Infine, secondo le ultime quotazioni di Arera, a dicembre si prevede una spesa annua che varia da 489 a 884 euro per l’energia elettrica e da 189 a 4.200 euro per il gas, a seconda dei consumi. Si stima un calo considerevole rispetto al dicembre 2022, dal 26% al 29% per l’elettricità e dal 17% al 26% per il gas. Considerando una famiglia di tre persone residente in Umbria, il 2023 potrebbe chiudersi con una spesa annuale di circa 770 euro per l’energia elettrica e di circa 800 euro per il gas, con un risparmio di oltre 500 euro rispetto al 2022.

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