Nel mese di giugno il prezzo del PUN è di 0,084 €/kWh. Questo indice assume un ruolo fondamentale nel mercato energetico, in quanto ci consente di conoscere il prezzo dell’energia elettrica nel mercato all’ingrosso. Esaminare l’andamento del Prezzo Unico Nazionale permette di valutare le tariffe indicizzate non Arera. Questo valore, durante la crisi energetica iniziata due anni fa, complice l’aumento dei costi delle materie prime energetiche, è diventato un riferimento fondamentale. Il calo del PUN equivale, infatti, a bollette più leggere e quindi a offerte più vantaggiose presenti sul mercato.
Com’è cambiato il PUN negli anni
Oggi il PUN è un indice di riferimento del mercato della luce. Nel corso degli ultimi anni il valore è stato soggetto a una serie di oscillazioni con rialzi e cali del prezzo. Tra il 2018 e il 2019 il PUN è andato da un 43,34 €/MWh ad un massimo di 76,32 €/MWh. Nel corso del 2021 e 2022 i consumatori hanno assistito a una forte crescita del Prezzo Unico Nazionale che ha raggiunto il record storico con 308,07 €/MWh. Parliamo di un incremento di ben 15 volte superiore nel periodo che va da maggio 2020 a maggio 2022. L’indice del mercato all’ingrosso è infatti passato da 69,91 €/MWh a maggio 2021 a 232,69 €/MWh nel mese di maggio 2022. Quest’ultimo valore è sei volte maggiore rispetto a quello di dicembre 2020.
Con il 2023 la rotta è cambiata. Il nuovo anno si è aperto infatti con una riduzione dell’indice del mercato all’ingrosso che è arrivato a gennaio fino a 0,17 euro/kWh. Il primo trimestre si è chiuso con un valore PUN a marzo 2023 pari a 0,136 €/kWh. Al momento i valori pre-pandemici sono ancora un ricordo lontano, ma oggi le quotazioni sono comunque più basse rispetto agli ultimi anni e consentono di tirare un sospiro di sollievo.
Come risparmiare in bolletta
Ma cosa possiamo fare per scongiurare gli aumenti della bolletta della luce e dormire sonni più tranquilli? Una possibilità è quella di optare per le offerte a prezzo fisso del Mercato Libero, abbandonando il Mercato Tutelato dove il prezzo dell’energia varia ogni tre mesi a seconda delle indicazioni dell’Arera.
Con le offerte luce a prezzo bloccato, infatti, in caso di aumento del PUN o dei costi del mercato tutelato, gli utenti non ne risentiranno. In questi casi il costo dell’energia resta fisso per un periodo che varia dai 12 ai 36 mesi. Queste tariffe rappresentano una sorta di riparo contro i rialzi del mercato energetico. A stabilire sia il valore del prezzo che la durata del costo fisso è il fornitore a cui ci si affida. È chiaro che in caso di discesa dei prezzi sul mercato all’ingrosso, chi ha sottoscritto un’offerta a prezzo bloccato non potrà usufruirne. Ecco perché su Segugio.it è possibile confrontare anche le migliori offerte luce a prezzo indicizzato per conoscerne costi e vantaggi.
Uno dei consigli da seguire, se si sceglie un’offerta a prezzo bloccato per casa o per la propria impresa o attività, è valutare sia la durata del periodo in cui si andrà ad affrontare una spesa fissa che il valore reale del costo dell’energia elettrica. Terminato il periodo di prezzo bloccato gli utenti possono: optare per una nuova offerta a prezzo fisso oppure passare a una tariffa a prezzo variabile, collegata al PUN.