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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Come creare un sistema di autoconsumo collettivo per risparmiare energia

L’autoconsumo collettivo è una soluzione che consente a più soggetti di beneficiare della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A differenza delle comunità energetiche, l’autoconsumo collettivo coinvolge un singolo edificio con più utenze al suo interno, come ad esempio un condominio o un capannone industriale con due aziende distinte.

I partecipanti condividono l’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente. Per incentivare questa condivisione, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) stabilisce tariffe che equivalgono a 100 euro per megawatt/ora condivisa.

Il calcolo dell’incentivo attribuito dal GSE tiene conto dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili, nonché dell’energia prelevata dagli autoconsumatori. Il GSE bonifica una somma pari al minimo tra queste due quantità.

Oltre all’incentivo del GSE, l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) rimborsa ulteriori somme per le perdite di rete evitate grazie all’autoconsumo e per la trasmissione dell’energia. Questi rimborsi vengono calcolati in base a formule specifiche.

È importante notare che gli incentivi attuali sono in fase di aggiornamento e i dettagli definitivi saranno comunicati da ARERA tramite una delibera che sarà probabilmente emanata entro la fine dell’anno.

Per poter usufruire degli incentivi, l’autoconsumo non deve costituire l’attività principale dell’autoconsumatore. Inoltre, l’energia prodotta può essere sia immagazzinata che venduta. L’impianto non deve necessariamente essere di proprietà dell’autoconsumatore, ma può essere di proprietà di un terzo e/o gestito da un soggetto terzo. Tuttavia, le istruzioni per la gestione dell’impianto devono essere impartite dal cliente finale.

Nel caso dell’autoconsumo collettivo, è necessaria la nomina di un soggetto referente che sarà incaricato di gestire i rapporti con il GSE. Questo soggetto referente può essere l’amministratore di condominio o il proprietario dell’impianto.

Il d.lgs. 199/2021 prevede due configurazioni per l’autoconsumo collettivo: con impianto nelle vicinanze e a distanza. Nel primo caso, i soggetti beneficiari devono trovarsi entro una distanza massima di dieci chilometri dall’impianto. Nel secondo caso, l’autoconsumatore utilizza una rete già esistente per condividere l’energia prodotta.

È importante rispettare i parametri fissi imposti dalla normativa per poter beneficiare degli incentivi. Inoltre, le diverse configurazioni di impianti richiedono un vaglio tecnico prima di poter essere attivate.

In conclusione, l’autoconsumo collettivo è una soluzione che permette a più soggetti di beneficiare della produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli incentivi offerti dal GSE e dall’ARERA rendono questa opzione ancora più vantaggiosa per gli autoconsumatori.

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