Il Decreto Milleproroghe è stato approvato dalla Camera con 142 voti a favore, 90 contrari e 4 astensioni. Ora il testo attende la firma del Capo dello Stato. Nel frattempo, vogliamo riepilogare le modifiche in materia di energia inserite nel Decreto Milleproroghe, evitando l’uso di termini tecnici o linguaggio complesso.
Una delle novità riguarda il fondo da 220 milioni di euro istituito per contenere le conseguenze del caro bollette 2023 sugli utenti finali. Il provvedimento prevede che fino al 30 settembre 2023, l’ARERA individui le risorse prioritariamente per finanziare i meccanismi di reintegrazione di morosità a favore degli esercenti il servizio di default distribuzione e il servizio di fornitura di ultima istanza.
Il Decreto Milleproroghe interviene anche sulle norme di razionalizzazione delle disposizioni per i RAEE da fotovoltaico. Per gli impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW entrati in esercizio negli anni dal 2006 al 2012, il termine entro il quale i soggetti responsabili possono comunicare la scelta di partecipare a un sistema collettivo al GSE e inviare la documentazione di adesione è fissato al 30 giugno 2023.
Inoltre, la legge Milleproroghe sposta al 2023 la deroga per il recupero energetico dai rifiuti nei cementifici. Gli impianti di produzione di cemento potranno considerare vincolante soltanto il quantitativo massimo annuo di utilizzo e non quelli orari o giornalieri.
Il provvedimento modifica anche quanto disciplinato dal decreto di attuazione della RED II per gli incentivi in materia di biogas e produzione di biometano. L’incentivo tariffario dedicato al biometano viene esteso anche alla produzione di idrogeno originato dalle biomasse.
Il programma di massimizzazione dell’impiego degli impianti termoelettrici sopra i 300 MW che utilizzano carbone o olio combustibile viene esteso fino almeno fino al 31 marzo 2024.
Il Decreto Milleproroghe sospende l’efficacia delle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo, fino al 30 giugno 2023.
Infine, il termine di utilizzabilità del credito d’imposta riconosciuto alle imprese agricole e ittiche per l’acquisto di carburante nel terzo trimestre dell’anno 2022 viene differito al 30 giugno 2023.
Queste sono solo alcune delle modifiche in materia di energia inserite nel Decreto Milleproroghe. Restiamo in attesa della firma del Capo dello Stato per conoscere gli sviluppi futuri.