L’inflazione sta mostrando un leggero calo, ma non abbastanza per preoccupare i mercati. Nonostante i dati macroeconomici non eccezionali, le borse stanno continuando a salire a luglio. A Piazza Affari, l’indice ha superato i 29.600 punti, con il titolo Leonardo che ha avuto un inizio difficile ma poi si è ripreso, raggiungendo i massimi del 2017. Il mercato sembra aver messo da parte i risultati trimestrali dell’azienda per concentrarsi sulle linee guida strategiche del nuovo CEO Cingolani, che presenterà il piano aziendale all’inizio del 2024, con un maggiore focus su spazio, cybersecurity e digitalizzazione.
Le borse europee stanno mostrando una ripresa dopo un avvio lento. L’indice EuroStoxx50 è salito dello 0,3% dopo che i dati preliminari hanno mostrato una crescita nella zona euro nel secondo trimestre 2023, superando le aspettative dopo aver evitato una recessione tecnica. Tuttavia, l’Italia ha registrato una contrazione economica nel secondo trimestre, con il PIL in calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e un aumento tendenziale dello 0,6%. Le previsioni erano per una variazione nulla su base trimestrale e un aumento dell’0,9% su base annua.
L’inflazione in Italia ha rallentato a luglio, ma rimane ai massimi dell’area euro. L’indice NIC ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 6,0% su base annua, rispetto al 5,3% dell’Eurozona.
Nel settore europeo, si stanno distinguendo il settore farmaceutico e l’Oil & Gas, mentre il settore Food & Beverage sta registrando un calo, con Heineken che ha visto una diminuzione del 5% in borsa dopo i risultati del primo semestre e le prospettive per l’intero anno.
Il FTSE MIB sta salendo grazie al settore bancario, in vista dei risultati di Banco Bpm, Bper e Fineco. Unicredit sta guidando la corsa con un aumento del 1,7%. I risultati degli stress test della BCE sono stati positivi, con Intesa Sanpaolo che avrebbe un Cet1 fully loaded del 10,8% nello scenario avverso ipotizzato dalla EBA su cinque banche italiane quotate. Altri titoli che si distinguono sono Eni, che ha registrato un aumento del 1,7%, e Saipem e Campari, che hanno registrato un calo.
I future di Wall Street sono al di sotto della parità. Venerdì, l’S&P500 ha guadagnato l’1%, grazie anche ai dati trimestrali delle società. Circa l’81% delle società componenti dell’indice ha battuto le aspettative sull’utile.