Le Borse europee cercano di rimbalzare dopo tre settimane consecutive di calo. I prezzi alla produzione tedeschi in forte calo stanno sostenendo la ripresa. Dopo un’ora dall’apertura, Londra registra un aumento dello 0,32%, Francoforte dello 0,66%, Parigi sale dell’1% e Madrid dello 0,74%. Anche Piazza Affari è in crescita del 1,24% a 28.106,82 punti. Non ci sono indicazioni macroeconomiche dagli Stati Uniti oggi, ma l’economia cinese continua a preoccupare: la banca centrale cinese ha abbassato nuovamente i tassi di riferimento per stimolare la crescita. Il tasso Lpr a un anno, che rappresenta il parametro per i tassi più vantaggiosi offerti dalle banche alle imprese e alle famiglie, è stato ridotto dal 3,55% al 3,45%, ma è inferiore alle aspettative del mercato. Tuttavia, ci sono buone notizie dalla Germania riguardo all’inflazione: a luglio i prezzi alla produzione sono scesi più delle previsioni sia su base mensile (-1,1%) che annuale (-6%).
Nel mercato azionario italiano, Saipem è in evidenza con un aumento del 2,7%, seguita da Banca Mps (+2,23%) e Bper (+1,5%). Unicredit sale dell’1,5%, Banco Bpm dell’1,2% e Fineco dell’1,1%, mentre Intesa Sanpaolo registra un aumento dello 0,9%. Ferrari è anche tra i titoli in crescita con un aumento del 1,5% nel Ftse Mib. Nel mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro si mantiene al di sotto di 1,09, con l’euro che vale 1,0880 dollari. Il prezzo del petrolio è in aumento: il contratto di consegna di ottobre sul Brent registra un aumento dello 0,81% a 85,49 dollari al barile, mentre il contratto di settembre sul Wti guadagna lo 0,97% a 82,04 dollari al barile e il contratto di ottobre sale dello 0,86% a 81,35 dollari al barile. Infine, ad Amsterdam, il prezzo del gas aumenta del 9,7% a 39,95 euro al megawattora a causa delle tensioni in Australia, dove i lavoratori di alcuni impianti minacciano uno sciopero.
Le altre piazze europee hanno avuto un avvio poco mosso: Parigi +0,06%, Francoforte +0,04%.
**Lo spread tra BTp e Bund**
Lo spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi si mantiene stabile all’apertura. Il differenziale tra il BTp decennale benchmark e il titolo tedesco di pari durata è di 170 punti base, lo stesso livello della giornata precedente. Anche il rendimento del titolo italiano sulla scadenza di 10 anni si mantiene stabile al 4,32%, come alla chiusura precedente.
**Le Borse asiatiche**
Le Borse asiatiche continuano a muoversi in modo disomogeneo, con Tokyo in crescita e i listini cinesi in calo dopo il taglio dei tassi di prestito chiave deciso dalla Banca popolare cinese (Pboc) che è stato inferiore alle aspettative. La Borsa di Hong Kong è sempre più in territorio “orso” a causa della delusione per il taglio dei tassi in Cina deciso dalla Banca centrale, che è stato al di sotto delle previsioni: l’indice Hang Seng registra una caduta del 1,82%, a 17.623,29 punti. Il trend al ribasso ha superato il 21% rispetto ai massimi del 2023 registrati il 27 gennaio. La Pboc ha ridotto di 10 punti base (rispetto alle previsioni di 15) al 3,45% il Loan prime rate (Lpr) a un anno, che rappresenta i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali ai clienti migliori. Inaspettatamente, il tasso a 5 anni, che è il benchmark per i mutui immobiliari, è rimasto fermo al 4,2%, nonostante la debole domanda di prestiti a causa della crisi immobiliare.