Siamo ad un anno dall’approvazione della Legge Regionale “Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento del territorio lucano”, ribattezzata frettolosamente “gas gratis a tutti i lucani” come ancora oggi il Presidente Bardi e l’Assessore Latronico chiamano precipitosamente commentando i risultati secondo loro fin qui conseguiti. Il bonus gas è certamente una misura utile, ma non è tutto oro ciò che luccica.
E’ arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza e “smontare” la propaganda messa in campo ad arte dal centrodestra in questi mesi.
La verità sul bonus gas in Basilicata
La prima bugia riguarda proprio quel “tutti i lucani” a cui si sarebbero rivolti con l’approvazione della legge. Tutti non sono perché sono rimaste fuori circa 25.000 famiglie le cui abitazioni non sono allacciate alla rete gas. Oltre il 15% della popolazione non beneficia di alcun contributo alle spese energetiche; e la cosiddetta misura per i “non metanizzati” ha finanziato fino ad ora circa 1.000 domande, pari al 4% delle abitazioni di famiglie senza allacciamento alla rete gas, e certamente non di quelle che vivono nel disagio economico.
La seconda bugia riguarda l’automatismo della misura. I cittadini sono stati gettati nello scompiglio perchè hanno dovuto procurarsi il famigerato SPID per produrre domanda, e alcuni partiti di centro destra si sono offerti di aiutare i cittadini a fare la domanda.
La terza bugia è che la molecola non è gratis. Al termine dell’anno termico saranno effettuati i conguagli e potremo finalmente capire a quanto ammonta per ciascun cittadino/utente l’ammontare del beneficio. Si, perché lo stesso Bardi all’atto dell’approvazione della manovra di bilancio 2023/25 con chiarezza disse che l’ammontare dello sconto è pari a quanto la Regione incassa dalle compagnie petrolifere per la vendita del gas sul mercato dei Paesi Bassi, che è certamente inferiore al prezzo del gas praticato dalle singole società con le quali i cittadini hanno stipulato un contratto.
La legge prevede che la erogazione gratuita mediante rimborso della componente energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti nella Regione Basilicata, delle pubbliche amministrazioni regionali, esclusi gli enti pubblici economici e le società partecipate, e degli enti locali regionali. Quindi, molecola gratis per i cittadini, ma anche per le pubbliche amministrazioni. Fino ad ora i comuni, così come gli enti sub regionali, non hanno ancora visto rimborsato un solo metro cubo di gas.
Nonostante gli impegni assunti solennemente, sia con legge che attraverso ordini del giorno, le imprese non hanno avuto alcun sostegno reale ed immediato per contenere gli aumenti delle loro bollette. Mentre parte dei lucani “godono” di un qualche beneficio in bolletta, contemporaneamente perdono il lavoro.
Bardi e Latronico provano a coprire il vuoto prodotto da loro in questi quattro anni e mezzo di governo, sulla sanità, sul lavoro, sul welfare, in agricoltura, sui trasporti. Ma sono costretti a mentire per rendersi credibili agli occhi dei lucani.
Insomma, la verità sul bonus gas in Basilicata è ben diversa da quanto propagandato dal centrodestra. I cittadini meritano una chiarezza e una gestione più responsabile delle risorse energetiche.