La guerra in corso in Israele sta avendo un impatto significativo sui prezzi dell’elettricità e del gas sul mercato all’ingrosso. Questo fenomeno è simile a quanto accaduto l’anno scorso durante la guerra tra Russia e Ucraina. Le tensioni geopolitiche possono influenzare notevolmente il mercato dell’energia, portando ad un aumento dei prezzi. Secondo le previsioni, è probabile che ciò si traduca in un aumento delle bollette di almeno il 10%.
Per chi sta pensando di cambiare tariffa o passare al mercato libero, è consigliabile agire tempestivamente per evitare ulteriori aumenti dei prezzi. Utilizzando il comparatore di SOStariffe.it è possibile individuare facilmente le tariffe luce e gas più convenienti e valutare l’opportunità di sottoscrivere una tariffa a prezzo bloccato, che garantisce una protezione dai rincari per almeno 12 mesi.
L’andamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e del Punto di Scambio Virtuale (PSV), che sono i valori di riferimento utilizzati dai fornitori per determinare i prezzi dell’energia elettrica e del gas, mostra un netto aumento delle quotazioni a seguito dell’inizio della guerra in Israele. Il prezzo dell’elettricità è aumentato del 19%, passando da circa 0,12 €/kWh a inizio ottobre a circa 0,16 €/kWh a metà mese. Anche il prezzo del gas ha subito un aumento simile, passando da circa 0,35 €/Smc a inizio ottobre a circa 0,45 €/Smc a metà mese.
Questo aumento dei prezzi si riflette anche sui futures delle quotazioni per il prossimo anno. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di una situazione instabile che richiede una valutazione continua. Il prezzo per il mese di ottobre 2023 sarà definito a inizio novembre.
L’aumento dei prezzi causato dalle tensioni internazionali si aggiunge all’aumento stagionale della domanda di energia e gas, il che comporta un probabile aumento delle bollette. Secondo le stime di Segugio.it, è lecito aspettarsi un aumento delle bollette di almeno il 10%, soprattutto per coloro che hanno scelto un’offerta di tipo indicizzato. Tuttavia, coloro che hanno un contratto di fornitura a prezzo bloccato non subiranno aumenti nel breve termine.
Di fronte a questa situazione di mercato incerta, è consigliabile confrontare le offerte dei diversi fornitori luce e gas per individuare le tariffe più convenienti e valutare la possibilità di optare per una tariffa a prezzo bloccato. Anche se il prezzo potrebbe essere leggermente più alto rispetto alle tariffe indicizzate, questa scelta può garantire un risparmio a lungo termine evitando gli aumenti dei prezzi sul mercato all’ingrosso.
Chi intende passare al mercato libero o cambiare fornitore deve prestare particolare attenzione alle offerte e valutare attentamente i prezzi proposti dai diversi fornitori della luce e del gas.