Arriva anche il calo delle bollette del gas dopo quello delle bollette della luce, che nel primo trimestre è scesa nel mercato tutelato, vale a dire nel regime in cui le tariffe sono stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). La domanda che tutti si fanno è se la tendenza al calo dei prezzi al consumo dell’energia resterà nei prossimi mesi. Alcuni fattori giocano a favore: il livello delle scorte è buono, in Germania sono entrati in funzione tre rigassificatori e anche il nostro Paese da maggio avrà la prima nave rigassificatrice operativa a Piombino.
Più gas coi rigassificatori
Questo significa che potremo utilizzare una quantità maggiore di gas naturale liquefatto per sostituire il metano russo, che ormai non arriva quasi più. E senza la minaccia della mancanza di gas, le tensioni sui mercati all’ingrosso come il Ttf di Amsterdam, che è la piazza di riferimento in Europa, si allentano. Da un picco a 350 euro al megawattora toccato lo scorso agosto, quando c’era la corsa a riempire i depositi, il prezzo è gradualmente sceso. Ieri il contratto future con la scadenza più vicina, marzo 2023, ha chiuso in calo del 4,5% a 56,8 euro. Se si guarda ai contratti con scadenze più lontane, il prezzo del gas in Europa — che comunque varia a seconda di come vanno gli scambi quando i mercati sono aperti — in base alle quotazioni di ieri quest’anno non sale sopra i 68 euro.
Prezzo sceso, ma sempre triplo
Certo, seppur sceso rispetto ai livelli da brivido dell’estate scorsa, resta alto: è il triplo rispetto ai primi sette mesi del 2021, quando era stabile attorno a 20 euro/MWh. Che cosa succederà ai prezzi dell’energia e in particolare alle bollette della luce, che viene aggiornata ogni tre mesi ex ante (cioè la tariffa stabilita dall’Arera è valida per il trimestre successivo, per cui la prossima bolletta relativa al secondo trimestre di quest’anno sarà annunciata a fine marzo) e del gas, che invece da ottobre viene aggiornato ogni mese in modo retroattivo (quindi ieri è stata comunicata la tariffa di gennaio)?
Besseghini: «Entriamo in un mercato globale»
Fare previsioni non è possibile, dice il presidente di Arera Stefano Besseghini. «Dovremmo avere imparato che, nell’attuale situazione, le previsioni sono sempre un compito arduo poiché non ci confrontiamo soltanto con fondamentali di natura industriale o di logistica. Non dobbiamo fare l’errore di guardare solo alle dinamiche europee. I nuovi rigassificatori, le nuove rotte di approvvigionamento sono certamente un elemento positivo da finalizzare rapidamente ma il Gnl giocherà ancora un ruolo importante nel bilanciamento domanda offerta per cui dobbiamo alzare lo sguardo delle nostre analisi, ad esempio verso il ruolo che giocherà la Cina in ripresa. Abbiamo una situazione certamente migliore di qualche mese fa, ma non abbiamo ancora messo a terra tutte le soluzioni».
Bollette, difficile tornare al 2021
Si può sperare in un ritorno alle bollette pre-crisi? Per il presidente di Arera sarà dura. «Tornare a breve a prezzi del primo trimestre 2021 — analizza Besseghini — penso sia molto difficile. Al tempo stesso non dobbiamo accontentarci della discesa relativa di questo periodo. Se ci sono spazi per spingere ancora più verso i fondamentali i costi del gas dobbiamo coglierli, sapendo che stiamo inesorabilmente entrando in un mercato “mondiale” del gas».