Il prezzo del gas in tutela continua a diminuire. Secondo l’autorità di settore Arera, a febbraio il costo è sceso del 13%, corrispondente a una tariffa di 65,4 centesimi di euro per la sola componente energia. Questo calcolo si basa sull’indice di riferimento italiano, il Psv, e influenzerà la bolletta dei consumi di febbraio.
Ma conviene davvero uscire dalla tutela adesso? Al momento, la risposta è no. Chi è ancora in tutela sta pagando una tariffa molto competitiva che è difficile trovare sul mercato libero. Abbiamo confrontato i prezzi fissi basandoci sul Portale offerte e i prezzi variabili basandoci sull’indice Selectra, che registra il prezzo dell’indice Psv della settimana precedente. Questo perché sul Portale offerte si trovano ancora gestori che utilizzano l’indice olandese Ttf, che però non è più seguito da Arera e dalla maggior parte degli operatori.
Per quanto riguarda i prezzi fissi, sul Portale offerte di Arera il miglior prezzo è di 71 centesimi al metro cubo, bloccato per 24 mesi. Seguono tariffe da 76 centesimi al metro cubo e da 0,95 euro al metro cubo, entrambe bloccate per 12 mesi. È evidente che al momento chi è in tutela riceve bollette più leggere. Tuttavia, c’è un aspetto positivo: come avviene per il mercato dell’energia elettrica, anche per il gas sta aumentando il numero di fornitori che offrono almeno un’offerta fissa sul mercato libero. Secondo Selectra, che monitora i principali operatori del settore, la quota di fornitori con offerte fisse è passata dal 13% all’inizio dell’anno al 20% attuale.
Per quanto riguarda i prezzi variabili, il confronto si basa sul fatto che i consumatori in tutela sono in un regime variabile, in cui la tariffa viene ridefinita ogni mese. A febbraio, il prezzo in tutela era di 65 centesimi al metro cubo, mentre l’indice Selectra riporta un prezzo di 56 centesimi al metro cubo nell’ultima settimana di febbraio. Quindi, il mercato libero potrebbe essere conveniente, ma bisogna fare attenzione agli spread applicati dagli operatori, che possono comportare un sovrapprezzo sulla componente energia.
In conclusione, le differenze tra il mercato tutelato e il mercato libero variabile sono molto sottili. È importante prestare attenzione agli spread applicati dai gestori, che possono fare la differenza tra un’offerta più conveniente della tutela e una che non lo è.