I prezzi della benzina sono ai massimi da un anno, ma anche l’elettricità e il gas stanno aumentando. Questo sta creando un ritorno dalle vacanze molto difficile per gli italiani. C’è il rischio che questa tendenza al rialzo non sia ancora finita, considerando ad esempio il gas che ha raggiunto ieri un valore di 40,12 euro al Megawattora, rispetto ai 34,43 euro di lunedì. Ad Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, il future con consegna a settembre ha chiuso in rialzo del 5% a 42,9 euro al Megawattora.
Anche l’energia elettrica è motivo di preoccupazione, con un prezzo medio di acquisto (Pun) che nell’ultima settimana è salito sopra i 100 euro, arrivando a 105,97 euro al Megawattora, il 10% in più rispetto alla settimana precedente.
Il costo della benzina è ai massimi da luglio 2022, secondo il ministero dell’Ambiente. Nell’ultima settimana, dal 14 al 20 agosto, la benzina verde self-service è arrivata a 1,946 euro al litro, con un aumento di 0,7 centesimi, mentre il gasolio è arrivato a 1,845 euro al litro, con un aumento di 1,7 centesimi.
Sulle autostrade, secondo il ministero delle Imprese e del made in Italy, la benzina verde self-service ha un prezzo medio di circa 2,018 euro al litro, mentre il gasolio è a 1,932 euro al litro. Ieri il prezzo più basso della benzina verde è stato registrato nelle Marche, a 1,925 euro al litro, mentre il prezzo più alto è stato riscontrato a Bolzano, con 1,984 euro al litro, seguita dalla Basilicata (1,971) e dalla Puglia (1,969). Il Molise è la regione che ha registrato gli aumenti più significativi.
Il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, afferma che l’aumento dei prezzi della benzina sembra essere una speculazione che colpisce coloro che stanno tornando dalle vacanze o che hanno deciso di partire solo ora per raggiungere la loro destinazione. Secondo Assoutenti, negli ultimi tre mesi, un pieno di benzina verde costa in media 7 euro in più, mentre per un pieno di gasolio la spesa aumenta di quasi 10 euro. Questo aumento non sembra giustificato dalle quotazioni petrolifere, che sono salite solo dell’1% rispetto all’inizio dell’anno, mentre il prezzo della benzina alla pompa è aumentato in media del 7%.
Secondo Federconsumatori, una famiglia avrà un aumento di spesa di 216 euro per il carburante, a cui si aggiungono altri 178,80 euro di spese indirette dovute all’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi (l’86% dei prodotti viaggia su gomma), per un totale di quasi 395 euro.
L’Unione nazionale consumatori accusa il governo di non aver fatto nulla per esporre il prezzo medio regionale nei distributori e chiede di abbassare le accise con i profitti extra ottenuti. Il Codacons attacca dicendo che gli italiani, già tartassati da continui aumenti di prezzo, non hanno avuto modo di difendersi da questa ennesima stangata sulle strade e sulle autostrade. Ora è importante capire cosa intende fare il governo per risolvere questa emergenza. Il sospetto è che l’esecutivo non voglia o non possa fare nulla, il che sarebbe gravissimo per i cittadini.
Nel frattempo, gli italiani rischiano di subire aumenti anche sulle tariffe dell’elettricità e del metano. Infatti, il decreto bollette bis del governo Meloni ha prorogato fino a settembre il bonus luce e gas riservato ai clienti con Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro per le famiglie con più di quattro figli. A ottobre, se non ci sarà un abbassamento dei prezzi, sarà necessario trovare nuovi fondi per prorogare gli aiuti, un dibattito che si incrocerà con la legge di bilancio.