Le quotazioni del gas stanno subendo un’improvvisa impennata dopo mesi di flessioni. I futures sono scambiati ad Amsterdam con un aumento del 31% a 40 euro al Mwh, a seguito dell’avvertimento di Eon, la utility tedesca, che ha sottolineato il persistente rischio nel mercato.
Nonostante le scorte di gas in Europa siano insolitamente elevate e la domanda sia contenuta, gli operatori osservano che i ritardi nella manutenzione stagionale della Norvegia potrebbero esercitare pressioni al rialzo.
Secondo l’amministratore delegato Leonhard Birnbaum, intervistato da Bloomberg Television, “la crisi non è finita”. Birnbaum ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare sull’austerità per garantire l’accessibilità economica per i clienti e raggiungere la competitività della società e dell’economia.
I prezzi del gas sono anche influenzati dalla riduzione dei flussi di gas naturale liquefatto nella regione, mentre la concorrenza con l’Asia aumenta.
Inoltre, c’è il rischio di scioperi in Australia che potrebbero influire sulla fornitura di gas naturale liquefatto. I lavoratori degli impianti di Chevron Corp. e Woodside Energy Group Ltd. hanno votato per uno sciopero che potrebbe rendere più rigido il mercato globale del carburante. Al momento, non sono stati specificati i tempi precisi dell’azione sindacale.
Questa situazione mette in evidenza la volatilità del mercato del gas e l’importanza di monitorare attentamente gli sviluppi futuri.
