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Aumento del 18,6% nelle bollette della luce nel 3° trimestre 2023: previsioni Arera per un anno più costoso.

La bolletta della luce aumenta del 18,6% nell’ultimo trimestre del 2023 per la famiglia media in tutela. Nonostante ciò, il prezzo a kWh scende del 57% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 66,01 centesimi a 28,29. Per mitigare l’aumento delle bollette, il governo ha confermato un contributo straordinario nel Consiglio dei Ministri del 25 settembre, che aumenta in base al numero dei componenti familiari e viene automaticamente erogato a coloro che già usufruiscono del bonus elettrico. Questo beneficio è destinato alle famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro, mentre per le famiglie numerose il limite massimo è di 30.000 euro. Per una famiglia con consumi medi di 2.700 kWh all’anno e una potenza di 3 kW, la spesa stimata per il 2023 è di circa 889,60 euro, una cifra inferiore del 32,7% rispetto all’anno precedente.

Dal mese di ottobre fino a dicembre, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente medio sarà di 28,29 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La composizione percentuale della bolletta prevede che il 63,5% sia destinato alla materia energia, il 14,1% al trasporto e alla gestione del contatore, l’11,9% alle imposte e il 10,5% agli oneri di sistema. In dettaglio, la spesa per la materia energia è di 15,79 centesimi di euro (55,8% del totale della bolletta), un aumento del 33,4% rispetto al terzo trimestre del 2023. I costi di commercializzazione al dettaglio sono di 2,16 centesimi di euro (7,7% del totale della bolletta), invariati rispetto al terzo trimestre del 2023. La spesa per il trasporto e la gestione del contatore rimane invariata rispetto al terzo trimestre del 2023, con un valore di 3,99 centesimi di euro (14,1% del totale della bolletta). Gli oneri di sistema rappresentano il 10,5% del totale della bolletta, con una spesa di 2,97 centesimi di euro, un aumento del 2,8% rispetto al terzo trimestre del 2023. Infine, le imposte, che includono l’Iva e le accise, ammontano a 3,38 centesimi di euro (11,9% del totale della bolletta).

Secondo l’Arera, l’aumento del prezzo dell’energia elettrica per chi è ancora in tutela è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (Pun), che sono previste in aumento nel quarto trimestre del 2023 a causa del costo del gas naturale che solitamente aumenta durante le stagioni più fredde. Il prezzo attuale è principalmente influenzato dall’incremento della componente PE (prezzo energia) per coprire i costi di acquisto dell’energia elettrica (+19,4%) e della voce oneri di sistema (+0,4%), compensato leggermente dalla riduzione della componente PD (prezzo dispacciamento) per coprire i costi di dispacciamento (-1,2%). La componente PPE (prezzo perequazione energia) per il corrispettivo di perequazione rimane invariata. Le tariffe di rete regolate (trasporto, distribuzione e misura) rimangono invariate.

Secondo il Codacons, l’aumento delle tariffe elettriche del 18,6% nel quarto trimestre dell’anno rappresenta un aumento di circa 120 euro per le famiglie del mercato tutelato. Questo aumento porta la spesa annua per l’energia elettrica della famiglia media a 764 euro. Considerando anche la spesa per il gas alle attuali tariffe (1.266 euro all’anno), un nucleo familiare del mercato tutelato si trova a spendere complessivamente 2.030 euro all’anno per le forniture energetiche.

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