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mercoledì, Aprile 16, 2025
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Aumento del 11% delle bollette del gas e impennata del prezzo del gasolio agricolo

Il prezzo del gas è aumentato dell’11% e il carburante è diventato più costoso, con un aumento di 0,22 euro al litro del gasolio agricolo in un solo mese. Questo ha portato ad un aumento dei costi delle lavorazioni agricole, che sta causando la sospensione delle attività dei trattori nei campi. Ma non è solo l’agricoltura ad essere colpita, anche i pescherecci rischiano di rimanere fermi ai moli. Questa situazione è stata denunciata da Coldiretti Puglia, che ha annunciato che le piccole e medie imprese agricole e della pesca potranno beneficiare di una nuova garanzia Ismea per ottenere finanziamenti bancari a costo zero per la realizzazione di impianti di produzione di energie rinnovabili.

La garanzia, che sarà disponibile a partire da questo mese, viene rilasciata automaticamente e copre al 100% i prestiti fino a 250 mila euro, con una durata massima di 8 anni, compreso il preammortamento. Inoltre, è gratuita e può essere cumulata con altre garanzie rilasciate dall’Ismea.

I rincari dei costi delle bollette, così come del carburante, stanno avendo conseguenze sull’intero sistema agroalimentare. Ad esempio, i prezzi del carburante agricolo sono aumentati di 0,22 euro al litro in un mese, causando la sospensione delle attività dei trattori nelle zone cerealicole e aumentando notevolmente i costi dell’irrigazione per tutte le colture. Inoltre, i costi logistici sono aumentati, considerando che l’88% delle merci viaggia su gomma per arrivare sugli scaffali.

A causa dell’aumento dei costi di produzione in agricoltura e delle condizioni climatiche anomale che hanno causato una riduzione dei raccolti, è necessario garantire agli agricoltori un compenso adeguato per la sopravvivenza delle imprese agricole. Quest’anno, a causa del caldo, della siccità e del maltempo, si stima una riduzione della produzione che va dal 30% per le pesche e le nettarine fino al 40% in alcune zone dell’uva da tavola, secondo Coldiretti Puglia.

L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, insieme alla diminuzione delle produzioni pugliesi a causa degli eventi climatici estremi degli ultimi mesi e all’aumento dei prezzi del carburante, ha portato ad un aumento dei prezzi al dettaglio. Questa differenza tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio è spesso ingiustificata.

In Puglia, il settore agricolo e alimentare rappresenta oltre il 10,3% dei consumi totali di petrolio, che ammontano a 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno. Il settore dei trasporti è il più “energivoro” e utilizza principalmente combustibili liquidi, che coprono il 93,9% dei consumi del settore, secondo i dati di MISE, Terna ed Enea citati da Coldiretti Puglia.

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