Aumento bollette: impatto guerra Medio Oriente su luce, gas e carburante

Le quotazioni del gas sui mercati internazionali sono aumentate del 34% a causa del conflitto in Israele. Questo incremento potrebbe comportare un aumento di 355 euro all’anno per le famiglie nelle bollette di luce e gas nel mercato tutelato. Nonostante la proroga del mercato tutelato, il Codacons ritiene che non sia sufficiente per evitare i prossimi aumenti delle bollette. Secondo l’associazione, la bolletta media del gas potrebbe salire di 210 euro all’anno, mentre quella dell’elettricità potrebbe aumentare di 145 euro all’anno. Ciò porterebbe a una spesa complessiva per le forniture energetiche di 2.446 euro all’anno, con un aumento del 17% rispetto alle tariffe attuali. Inoltre, le società fornitrici potrebbero modificare le condizioni contrattuali anche per le offerte a prezzo fisso, comunicando improvvisi aumenti delle tariffe. Per le offerte a prezzo variabile, invece, i rincari saranno inevitabili. Il presidente del Codacons, Furio Truzzi, sottolinea anche il rischio di nuovi aumenti dei carburanti a causa della situazione in Israele. L’Europa dovrebbe intervenire per evitare l’escalation dei prezzi dell’energia e bloccare la speculazione sui mercati. Gli aumenti dei costi della materia prima avranno anche un impatto sui beni di prima necessità. I recenti dati Istat mostrano un tasso di inflazione del 5,3% su base annua a settembre e dell’8,1% sul carrello della spesa. La Presidente Adoc nazionale, Anna Rea, sottolinea che questi dati sono preoccupanti e che è necessario intervenire sul caro energia per contrastare l’inflazione. La guerra nel Medio Oriente e il conflitto in Ucraina rendono il nostro Paese vulnerabile, quindi sono necessarie scelte coraggiose sulle energie rinnovabili e la riduzione degli oneri di sistema e delle tasse. Senza interventi in tal senso, si prevedono ulteriori aumenti dei prezzi e un’erosione del potere d’acquisto.