Il conflitto in corso in Ucraina ha avuto un impatto significativo sul mercato globale dell’energia, con i prezzi del gas e dell’elettricità che continuano a fluttuare. Questa situazione è oggetto di un dibattito acceso e suscita un grande interesse, ma per comprenderla appieno è necessario avere una certa familiarità con alcuni concetti. Uno di questi è la differenza tra il mercato energetico libero e quello tutelato.
Nel mercato libero, le aziende fornitrici di gas ed elettricità operano in un ambiente di libera concorrenza, stabilendo autonomamente prezzi e condizioni contrattuali che influenzano i costi delle bollette. Nel mercato tutelato, invece, le tariffe e le condizioni sono stabilite e aggiornate periodicamente dall’ARERA, senza discriminazioni tra i diversi clienti. Attualmente, circa un terzo dei consumatori italiani si trova ancora nel regime tutelato, mentre la maggioranza ha già effettuato il passaggio al mercato libero.
È importante notare che le fluttuazioni dei prezzi dell’energia sono principalmente influenzate dalle dinamiche del commercio energetico all’ingrosso, quindi il mercato libero può comunque risentirne a seconda dei contratti sottoscritti. Nel 2022, ad esempio, la guerra in corso ha causato un’incertezza senza precedenti sulla disponibilità delle materie prime, portando i prezzi dell’energia alle stelle nel mercato all’ingrosso. Questo aumento ha avuto un impatto significativo anche sui consumatori finali nel mercato tutelato.
Nel mercato libero, l’effetto di questa situazione varia a seconda del tipo di offerta. Le offerte variabili sono legate al costo dell’energia all’ingrosso e possono fluttuare, mentre le offerte fisse mantengono un prezzo stabile anche in presenza di condizioni esterne mutevoli. Le offerte variabili offrono la possibilità di beneficiare di prezzi più bassi quando il mercato è favorevole, ma comportano anche il rischio di bollette più salate quando i costi all’ingrosso aumentano. Le offerte fisse, invece, offrono la sicurezza di un prezzo stabile nel tempo.
Per coloro che si trovano ancora nel regime tutelato, è importante tenere presente che a partire dal 10 gennaio 2024 il mercato energetico sarà definitivamente liberalizzato. Ciò significa che non sarà più possibile rimanere nel regime di tutela e saranno assegnati fornitori d’ufficio con condizioni ancora da stabilire. Pertanto, è consigliabile considerare l’accesso al mercato libero già oggi o valutare le nuove tariffe disponibili per coloro che hanno già effettuato la transizione in passato. Questa scelta dipende da diversi fattori e ci sono molti fornitori tra cui scegliere. Per semplificare la decisione, servizi come Switcho offrono una panoramica delle migliori offerte disponibili e analizzano la bolletta degli utenti per proporre la soluzione più vantaggiosa.
In conclusione, la liberalizzazione del mercato energetico offre un’opportunità da sfruttare per minimizzare il rischio di bollette più care. La scelta dell’offerta giusta dipende dalle esigenze individuali e dalle circostanze personali, ma grazie alle nuove tecnologie è possibile trovare la soluzione più vantaggiosa.