Il prezzo del gas sul mercato europeo continua a diminuire grazie alle temperature insolitamente miti e all’abbondanza di rifornimenti di gas liquefatto. Attualmente, il prezzo di un megawattora ad Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, è di 77 euro, in calo del 3% rispetto ai valori precedenti all’inizio della guerra in Ucraina. Si prevede che i giorni di Capodanno saranno tra i più caldi di sempre per questo periodo e gli impianti di stoccaggio europei sono ben riforniti. La media di riempimento europea è dell’83%, con la Germania ancora all’88%. Inoltre, i tre rigassificatori italiani stanno lavorando al 90% della loro capacità, rispetto alla media del 60% degli anni passati.
Tutto ciò significa che l’inverno dovrebbe essere superato senza particolari problemi, se non per le tasche delle aziende e delle famiglie che devono affrontare bollette fortemente rincarate. Se i prezzi bassi dovessero persistere per un certo periodo di tempo, ci potrebbero essere benefici anche per i consumatori finali, anche se con un certo ritardo. Le bollette italiane di dicembre sono attese in aumento del 20% rispetto all’anno scorso. L’Autorità italiana per l’energia (Arera) svelerà entro la fine dell’anno la variazione per la luce e all’inizio di gennaio quella del gas. Per contrastare l’aumento delle bollette, il governo italiano ha stanziato 21 miliardi di euro fino a marzo e prevede ulteriori interventi a giugno.
Secondo il vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, i prezzi del gas caleranno solo alla fine del 2023. Nonostante una diminuzione dei prezzi a partire da settembre, la situazione rimane difficile e i prezzi attuali sono ancora troppo alti. A fine agosto, le quotazioni ad Amsterdam avevano raggiunto un picco di 339 euro al megawattora, mentre subito prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia erano intorno ai 70 euro. Dopo l’inizio delle ostilità, i prezzi sono rapidamente saliti sopra i 200 euro per poi ridiscendere intorno ai 100 euro nel mese di marzo. Durante l’estate, la corsa a riempire le riserve in vista dei mesi invernali ha portato ad un aumento della domanda e dei prezzi. Tuttavia, a settembre, con gli stoccaggi su buoni livelli di riempimento e l’arrivo di carichi aggiuntivi di gas liquefatto provenienti principalmente dagli Stati Uniti e dal Qatar, le quotazioni sono tornate verso i 200 euro per poi dimezzarsi a 100 euro all’inizio di ottobre. A novembre, il prezzo del gas si è attestato intorno ai 150 euro al megawattora, ma nel corso di dicembre le quotazioni hanno iniziato nuovamente a diminuire.
Il 19 dicembre, i paesi dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo per introdurre un tetto al prezzo del gas. La soglia è stata fissata a 180 euro e scatta solo se si verificano determinate condizioni. Tuttavia, gli esperti sono scettici riguardo a questo accordo e ritengono che i cali dei prezzi delle ultime settimane non siano direttamente correlati ad esso.
In conclusione, nonostante i prezzi del gas sul mercato europeo siano in diminuzione grazie alle temperature miti e all’abbondanza di rifornimenti, i consumatori devono ancora affrontare bollette elevate. Si prevede che i prezzi del gas caleranno solo alla fine del 2023, ma nel frattempo è necessario continuare a monitorare attentamente la situazione.