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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Il gas del Texas a costo zero, mentre in Europa i prezzi salgono: lo squilibrio del mercato

Il gas naturale negli Stati Uniti sta affrontando una crisi a causa dei problemi di esportazione e delle interruzioni dei terminali di gas naturale liquefatto. Questa situazione ha portato a un prezzo negativo del gas nel Texas occidentale, costringendo i produttori a pagare per scaricarlo. Nel frattempo, l’Europa continua a lottare con costi elevati e il prezzo del gas è tornato sopra i 100 euro al megawattora.

Il crollo del prezzo del gas negli Stati Uniti è dovuto all’aumento della produzione nella regione del bacino Permiano, ma ci sono limiti nel trasporto tramite gasdotto e interruzioni dei terminali di gas naturale liquefatto per le esportazioni. Inoltre, il terminal Gnl di Freeport, uno dei più grandi impianti di esportazione del paese, è fuori servizio a causa di un incendio. Questo ha causato una perdita di sbocco per la domanda di gas prodotto.

La situazione in Texas si è aggravata questa settimana a causa della manutenzione programmata dei gasdotti Gulf Coast Express ed El Paso Natural Gas, che trasportano gas dallo stesso bacino. Questa manutenzione durerà alcuni giorni, secondo gli esperti. Non è la prima volta che i prezzi del gas diventano negativi a Waha, ma questa volta accade mentre l’Europa si prepara a possibili carenze invernali.

Gli ambientalisti sono preoccupati che il calo dei prezzi locali possa portare a un aumento del flaring, ovvero alla combustione di gas in eccesso che rilascia anidride carbonica nell’atmosfera. Questo è uno spreco di risorse che si verifica mentre l’Europa sta affrontando una carenza di fonti di approvvigionamento alternative.

Nel frattempo, l’Unione europea sta cercando di porre un freno ai prezzi elevati del gas, ma non è riuscita a trovare una linea comune. Nonostante il prezzo sia sceso a causa degli stoccaggi quasi pieni e dei bassi consumi, si prevede che tornerà a salire quando le temperature si abbasseranno. I ministri dell’Energia hanno sollecitato la Commissione europea a presentare una proposta per limitare i prezzi, ma l’Esecutivo Ue vuole agire solo con un ampio consenso.

È stato convocato un altro consiglio Energia straordinario per il 24 novembre per discutere della situazione. Nel frattempo, l’Italia ha ribadito l’urgenza delle misure incluse nel pacchetto energia e la Commissione si è impegnata a valutare tutte le proposte in tempi rapidi.

La Commissione ha anche consegnato un’analisi costi/benefici sul modello iberico, che propone un tetto sul prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità. Tuttavia, questa proposta comporterebbe problemi per paesi come l’Italia, che hanno una grande dipendenza dal gas per la generazione di energia.

In conclusione, la crisi del gas negli Stati Uniti sta avendo un impatto sui prezzi globali e sull’approvvigionamento in Europa. Gli ambientalisti sono preoccupati per l’aumento del flaring, mentre l’Unione europea cerca di trovare una soluzione per limitare i prezzi elevati. La situazione rimane incerta e sarà necessario un ampio consenso per trovare una soluzione efficace.

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