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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Guida alla scelta di gas e luce: dalla tutela al mercato libero

A gennaio del 2023 terminerà la maggior tutela per il gas e il 10 gennaio del 2024 tramonterà il servizio di maggior tutela per l’energia elettrica. Questo significa che sarà necessario scegliere un fornitore nel mercato libero.

Il servizio di maggior tutela è stato creato per supportare cittadini e piccole imprese che non erano ancora pronti a passare al mercato libero. Era una fase di transizione che dava a ogni soggetto il tempo necessario per scegliere un fornitore di gas e luce. Al momento attuale, esistono due tipi di mercato, quello libero e quello tutelato, il che può creare confusione.

Cosa significa la fine del servizio di maggiore tutela? In Italia, il mercato della fornitura di energia elettrica era praticamente monopolistico a causa della nazionalizzazione avvenuta nel 1962. Tuttavia, con il Decreto Bersani del 1999, l’Italia ha aperto le porte alla liberalizzazione del mercato, completata nel 2007, permettendo a ogni individuo di scegliere la tariffa e il fornitore più adatto.

Il servizio di maggior tutela è un regime di tariffazione stabilito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), che fissa sia il prezzo del gas e dell’elettricità sia la periodicità della fatturazione, adeguandola all’andamento dei prezzi di mercato.

La Legge 124/2017 ha definitivamente abolito il servizio di maggior tutela e sono state fatte proroghe fino alle scadenze ormai prossime.

Cosa succede al mercato libero? Una volta terminato il servizio di maggior tutela, rimarrà solo il mercato libero sia per il gas che per l’energia elettrica. La logica dominante è quella della libera concorrenza, con i fornitori che si contendono la clientela offrendo condizioni appetibili e tariffe competitive.

È importante sapere che il passaggio al mercato libero è completamente gratuito, senza tasse o balzelli. Non è necessario sostituire i contatori, ma solo cambiare contratto. Non ci sono costi o penali per chi decide di uscire dal regime tutelato prima del termine del 10 gennaio 2024. L’unico prerequisito è avere saldato tutte le bollette e sarà l’operatore scelto a occuparsi del passaggio, senza che il consumatore debba preoccuparsi di questioni burocratiche. L’Arera ha stabilito che il passaggio deve avvenire entro tre settimane senza interruzioni del servizio.

Cosa succede a chi non passa al mercato libero? Può accadere che, alla scadenza del mercato tutelato, un consumatore non sia ancora passato al mercato libero. In questo caso, la sua fornitura verrà assegnata per sei mesi a un “fornitore provvisorio”, che in realtà è lo stesso fornitore del regime di maggior tutela, ma con condizioni contrattuali simili alle offerte del mercato libero chiamate Placet. Dopo i primi sei mesi, il consumatore riceverà un ulteriore contratto Placet, questa volta da un fornitore diverso scelto tramite gare nazionali. Anche in questo caso, il consumatore può cambiare fornitore in qualsiasi momento senza pagare penali.

È importante segnalare che, a partire dal 2018, il Portale offerte Arera illustra e confronta le offerte formulate dagli operatori del mercato libero. Si tratta di un portale completo e trasparente, le cui informazioni vengono utilizzate da Arera per monitorare il mercato.

Esiste anche il mercato della tutela simile, che si applica solo alle forniture di energia elettrica. Permette ai consumatori che sono ancora nel regime tutelato di provare un’offerta simile a quelle del mercato libero. Questo tipo di contratto dura un anno e non può essere rinnovato. Alla scadenza, il cliente deve scegliere un’offerta definitiva, rimanendo con lo

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