Il prezzo del petrolio greggio WTI ha registrato un ribasso mensile di circa il -11,5%, scivolando verso nuovi minimi relativi e avvicinandosi al supporto di 72 dollari al barile. Nel frattempo, il gas naturale è rimasto stabile intorno ai 2,7 dollari, evitando di scendere ancora di più nell’area laterale attuale.
Nonostante le prospettive ribassiste per entrambe le commodities, i livelli di supporto a 70 e 2,5 dollari dovrebbero contenere ulteriori ribassi.
Attualmente, il prezzo del petrolio greggio WTI è di 73,2 dollari al barile, mentre il gas naturale si scambia a 2,707 dollari.
Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI:
Il prezzo del petrolio greggio WTI continua a essere ribassista e si prevede che continuerà in questa direzione fino al test del supporto a 72 dollari al barile. Se questo livello viene rotto, il target di 70 dollari potrebbe essere raggiunto, causando un crollo ancora più significativo per la commodity. Il livello di 70 dollari è un valore tecnico solido, quindi potrebbe rappresentare un punto di svolta per il trend attuale, anche se non si escludono ribassi più ampi. D’altra parte, da un livello intermedio di 72 dollari potremmo vedere un rimbalzo verso i livelli intermedi di 73,5, 73,8 e 74,2 dollari, con la possibilità di raggiungere anche i 75 dollari. Tuttavia, al momento il petrolio greggio non ha la spinta sufficiente per invertire il trend attuale e raggiungere livelli di prezzo più ambiziosi come gli 80 dollari.
Previsioni sul prezzo del gas naturale:
Il prezzo del gas naturale dovrebbe rimanere meno volatile rispetto al petrolio greggio e si prevede che si mantenga sopra il target di 2,5 dollari (e probabilmente sotto quello di 2,8 dollari) per il resto della settimana. Nonostante la pressione ribassista costante, l’area laterale attuale si concentra intorno al livello di 2,5 dollari, che in passato ha funzionato come un supporto affidabile. Tuttavia, anche la resistenza di 2,8 dollari sta diventando sempre più forte. C’è il rischio che anche un eventuale rimbalzo del gas naturale non riesca a superare questa soglia, lasciando la commodity intrappolata nell’area laterale tra i 2,2 e i 2,8 dollari. Se il rialzo dovesse essere sufficiente, dopo il target di 2,8 dollari c’è un gap tecnico da superare per raggiungere l’obiettivo rialzista principale di 3 dollari.
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