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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Aumento prezzi nel mercato libero: tendenza in corso

Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per le forniture di luce e gas sta suscitando molte preoccupazioni. I dati proposti da Arera mostrano un aumento generale della spesa per coloro che hanno già scelto il mercato libero, un trend contrario a quanto osservato negli anni passati.

Rischio aumenti

La disinformazione è uno dei principali ostacoli per gli italiani. Secondo Facile.it, tre quarti dei cittadini ha poche o nessuna informazione sul passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Molti non conoscono la differenza e non sanno a quale tipo di contratto di fornitura sono attualmente legati.

Il momento del passaggio è ormai imminente: dal 10 gennaio 2024 per le forniture di gas e dal primo aprile per l’elettricità. Il rischio concreto è che le bollette raggiungano cifre pericolose, mettendo a dura prova il risparmio degli italiani.

Per 4,5 milioni di famiglie italiane la scelta del mercato libero è già inevitabile, rappresentando il 50% del Paese. L’altra metà della popolazione non sarà coinvolta in questo processo, una informazione spesso ignorata. Metà dei nuclei familiari non avrà motivo di preoccuparsi, in quanto includono persone con più di 75 anni o soggetti vulnerabili come portatori di disabilità. Inoltre, le famiglie in condizioni economiche di indigenza saranno escluse automaticamente dal passaggio al mercato libero.

Mercato libero: quanto costa di più

I dati di Arera sono chiari: il passaggio al mercato libero non conviene. Questa è una brutta notizia per coloro che non hanno scelta in merito. Le statistiche mostrano che solo il 5% delle famiglie ha speso meno nel 2023 rispetto al mercato tutelato, mentre il 95% paga di più. Questo risultato è sorprendente, considerando che negli anni scorsi il mercato libero ha portato a risparmi fino al 30%.

La domanda naturale è quindi se conviene effettuare il passaggio. La risposta è negativa per coloro che non sono obbligati a passare al mercato libero. Per tutti gli altri, non ci sarà scelta.

Tuttavia, effettuare il passaggio ora e optare per un contratto a prezzo fisso potrebbe ancora consentire di ottenere un buon affare. L’obiettivo sarebbe pareggiare la quota pagata con il mercato tutelato, o anche rimanere poco al di sopra. Questo perché nel 2024 i costi dovrebbero aumentare notevolmente, soprattutto nel secondo semestre. Pertanto, i “costi alti” del mercato libero oggi potrebbero essere considerati convenienti, a meno che non siano già enormemente distanti dalle fasce del mercato tutelato.

È quindi il momento di cercare la migliore offerta possibile, magari combinando le forniture di luce e gas. Le differenze tra le proposte sono significative, come evidenziato da Arera. Ad esempio, la media delle offerte annuali del mercato libero a prezzo fisso è di 4.205 euro, rispetto ai 1.769 euro del mercato tutelato. Pertanto, non ha senso analizzare le singole proposte, ma c’è una buona notizia: la migliore offerta del mercato libero è di soli 1.755 euro.

Lo stesso discorso vale per il prezzo variabile, anche se la media annuale scende a 2.378 euro. Tuttavia, la migliore offerta del mercato libero è di 1.760 euro, rispetto ai 1.769 euro del mercato tutelato. In questo scenario, cambiare fornitore conviene anche solo a parità di spesa per il 50% delle famiglie.

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