Garantire la sicurezza del sistema elettrico è fondamentale per assicurare un’efficienza ottimale e ridurre i costi. Con l’approvazione del TIDE – Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico, che entrerà in vigore dal 2025, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente sta gettando le basi per il futuro dell’energia elettrica. Questo permetterà di mantenere gli attuali livelli di qualità nonostante l’aumento delle fonti rinnovabili aleatorie e la diminuzione degli impianti termoelettrici programmabili. Il TIDE unifica tutte le disposizioni adottate nel corso degli anni in coerenza con le metodologie europee, incorporando anche l’esperienza dei progetti pilota nel mercato dei servizi di dispacciamento (MSD).
Il TIDE propone un nuovo modello di dispacciamento che permette a tutte le risorse della rete di produrre o consumare energia, su richiesta del gestore della rete. Questo sistema permette alle risorse concentrate e distribuite di competere sullo stesso piano, selezionando le risorse di flessibilità più efficienti in base alle specifiche esigenze. L’obiettivo è modulare la produzione o il carico al minor costo possibile.
Secondo Stefano Besseghini, presidente dell’ARERA, prepararsi per il futuro è essenziale per non essere colti impreparati. La regolazione del TIDE rimuove le barriere storiche che impedivano ai soggetti di offrire la propria disponibilità a modificare produzione o carico. Questo passaggio è necessario per consentire agli investitori privati di avere una visione chiara delle regole e fiducia nella loro stabilità.
L’equilibrio tra la produzione elettrica e il consumo è fondamentale per il sistema elettrico. È necessario garantire che ci sia sempre abbastanza energia disponibile per soddisfare la domanda, anche quando la produzione da fonti rinnovabili è bassa. Questo può essere fatto utilizzando impianti programmabili, modulando la domanda o una combinazione di entrambi. Inoltre, i clienti e i produttori da fonti rinnovabili devono essere chiamati a operare in modo più attivo, mettendo a disposizione del sistema elettrico la propria capacità di modificare la produzione e il consumo quando necessario. Il TIDE permetterà di sperimentare nuovi servizi di flessibilità, grazie ai progetti pilota, che saranno gestiti da nuovi soggetti aggregatori indipendenti dai venditori di energia elettrica.
Tra le novità del TIDE c’è la neutralità tecnologica, che non dà priorità a una fonte di flessibilità rispetto ad un’altra, ma considera solo il prezzo del servizio. Non ci sono limiti minimi di potenza per partecipare al mercato dei servizi e si istituzionalizzano due soggetti distinti: il trader responsabile della programmazione di produzione/consumo (BRP) e il responsabile dei servizi accessori (BSP).
Il TIDE rappresenta un passo importante per garantire un futuro sostenibile e sicuro per il sistema elettrico, consentendo una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili e una riduzione degli impianti termoelettrici programmabili.