Brescia. Legambiente Brescia interviene nuovamente sul sistema tariffario relativo al gas dopo che Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha fissato le nuove regole per il prezzo del teleriscaldamento.
Secondo l’associazione ambientalista, nei primi mesi del 2023 il Governo e il Parlamento hanno finalmente normato anche il mercato del teleriscaldamento, che fino ad allora era escluso. Il 3 agosto scorso, ARERA ha pubblicato un documento d’indirizzo per la determinazione del nuovo sistema tariffario, che dovrebbe essere applicato a partire dal 1° gennaio 2024.
Il documento, intitolato “Orientamenti per la definizione del metodo tariffario per il servizio di teleriscaldamento”, è stato messo in consultazione pubblica. Le osservazioni sui criteri esposti possono essere inviate ad Arera entro il 12 settembre.
Legambiente Brescia, che segue la questione delle tariffe del teleriscaldamento da due anni, ha inviato le proprie osservazioni. L’associazione è favorevole all’applicazione di una tariffa “cost reflective”, ma chiede che i dati per la formazione dei prezzi siano trasparenti e disponibili ai clienti tramite il sito del gestore. Inoltre, chiede che Arera verifichi la correttezza dei dati e della procedura di calcolo e che il prezzo del calore con teleriscaldamento non sia superiore al costo del calore prodotto con caldaie a gas a condensazione.
Legambiente chiede anche di tenere conto non solo dei costi di produzione del calore, ma anche dei ricavi complessivi, inclusi quelli derivanti dallo smaltimento dei rifiuti e dalla vendita di energia elettrica. Inoltre, l’associazione ritiene indispensabile l’adeguamento della normativa sull’Iva per favorire i consumatori.
Legambiente auspica che Arera definisca al più presto criteri univoci, trasparenti e facilmente applicabili dai gestori e controllabili dai clienti.